Beatriz Colomina è Professore ordinario con la cattedra Howard Crosby Butler di Storia dell'Archittettura all'Università di Princeton e fondatrice e direttrice del corso di studi Media and Modernity presso lo stesso ateneo. Scrive e svolge attività curatoriali in ambito di design, arte, sessualità e media.
Ha pubblicato oltre 100 articoli e il suo lavoro è stato tradotto in più di 25 lingue. Fra i suoi libri: Sexuality and Space (Princeton Architectural Press, 1992), Privacy and Publicity: Modern Architecture as Mass Media (MIT Press, 1994), Domesticity at War (MIT Press and Actar, 2007), Clip/Stamp/Fold: The Radical Architecture of Little Magazines 196X–197X (Actar, 2010) con Craig Buckley, Manifesto Architecture: The Ghost of Mies (Sternberg, 2014), The Century of the Bed (Verlag fur Moderne Kunst, 2015) and Are We Human? Notes on an Archaeology of Design (Lars Muller, 2016) with Mark Wigley. Il suo libro più recente è X-Ray Architecture (Lars Muller, 2019).
Ha curato una serie di mostre fra cui: Clip/Stamp/Fold (2006-2013), Playboy Architecture (2012-2016), Radical Pedagogies (2014-2015), Liquid La Habana (2018) e The 24/7 Bed (2018). Nel 2016 è stata Capo Curatore, insieme a Mark Wigley della terza Biennale di Design di Istanbul. Nel 2018 è stata insignita di un dottorato onorario dal KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma e nel 2020 ha ricevuto il premio Ada Louise Huxtable per i suoi contributi nel campo dell'architettura.