OFURO
Categoria: Docce e Vasche
Dalla tradizione del rituale giapponese alla vasca dal design contemporaneo
Esistono parole che, al solo sentirle pronunciare, risultano immediatamente evocative di un’atmosfera, di una suggestione, di un’eco lontana e affascinante. Una di queste è, senza dubbio, rito.
Se ci limitiamo al suo significato letterale, un rito è nulla più che un insieme di azioni ripetute nel tempo, sempre identiche a loro stesse e configurate per raggiungere uno scopo, più spesso spirituale o emozionale che materiale.
Se però portiamo il significato di rito su un piano più elevato, svincolato dalla necessità del legame con la materia e con il tempo, ecco definirsi, chiara nella nostra mente e nel cuore, la prefigurazione di qualcosa di sacro, a cui attingere benessere, purificazione, verità.
Dalla tradizione del rituale giapponese alla vasca dal design contemporaneo
Mai come il Giappone una terra fu più profondamente permeata da tradizioni e riti; da essa, accogliendo la contaminazione come un prezioso insegnamento, possiamo imparare come mutare alcune semplici abitudini quotidiane in qualcosa di più profondo e significante, così forte da avere, addirittura, il potere di trasformare lo spazio e la configurazione di uno degli ambienti della casa in cui trascorriamo più tempo: la stanza da bagno.
Se è alla doccia che può essere delegata la pura necessità quotidiana dell’igiene personale, è alla vasca che, invece, è possibile assegnare significati che esulano dalla sfera puramente materiale e funzionale.
Una vasca, nel rituale giapponese dell’Ofuro, è il bacino ampio e accogliente, profumato di legno hinoki, che regala alla persona purificazione, benessere e liberazione dall’accumulo dello stress della giornata.
Nel gesto dell’immersione nell’acqua calda - i giapponesi affermano che la temperatura ideale si aggira intorno ai 43 gradi - il tempo frenetico delle attività ordinarie del lavoro e della socialità si assesta su un ritmo più lento, misurato sul respiro e sul battito del nostro cuore.Da questo rito lontano, che ancora oggi si ripete nelle case, nei ryokan e nei bagni pubblici del paese del Sol Levante, antoniolupi attinge, con Carlo Colombo, il progetto della vasca OFURO, modulata intorno a una geometria ampia e generosa.
Ofuro realizzata in Flumood
Una forma plastica, una grande scultura, una vasca che sembra ricavata da un unico blocco, lavorato, tagliato dalla mano sapiente dell’uomo o eroso dalla forza naturale dell’acqua. La compresenza di linee rette e spigoli vivi con forme morbide e superfici curve rende gerarchica la composizione permettendo di contemplare anche la collocazione ad angolo della vasca. Il ribassamento del bordo nella parte anteriore invita ad entrare, a immergersi completamente sia nella versione freestanding sia quando la vasca è incassata nel pavimento e assume l’immagine
di un secchio d’acqua naturale.
Ofuro è realizzata in Flumood e presenta un bordo dallo spessore variabile, più ampio in alcune parti con conseguente possibilità di appoggio di oggetti e prodotti per la cura del corpo, più sottile in altre così da alleggerire il volume imponente. La vasca può essere dotata di luce a led integrata nella base del volume, che è più contenuta rispetto al corpo della vasca, determinando una sensazione di eleganza, leggerezza e sospensione.