Manifestazioni Arredi outdoor, la sostenibilità è al centro delle nuove collezioni Testo di Camilla Colombo Aggiungi ai preferiti Scavolini, Formalia Outdoor, photo courtesy Dalle sedute che ricordano il verde di Parigi alla prima cucina modulare per esterni: il legame fra i mobili da giardino e i materiali naturali, riciclati o riciclabili è sempre più stretto e produttivo Verde chiama verde. Una delle tendenze più forti emerse nell’ultima edizione del Salone del Mobile è la produzione di arredi progettati per l’outdoor con materiali sostenibili. Le stime internazionali del settore prevedono che il mercato globale dei mobili da esterno, che sin dalla prima fase della pandemia ha registrato buoni dati di vendita, crescerà del 5,3% dal 2021 al 2028, passando da un valore di 46,21 miliardi di dollari dello scorso anno a 66,55 miliardi di dollari nel 2028. Di pari passo, se non maggiore, la crescita d’attenzione da parte delle aziende e dei consumatori nei confronti della sostenibilità degli arredi prodotti. In questo contesto green, si colloca anche l’esigenza, sempre più sentita, di vivere in una casa con uno spazio esterno. A due anni di distanza dal primo lockdown, le ricerche sui principali portali web registrano un persistente interesse nei confronti di abitazioni con giardino o terrazzo, nonostante una ricerca di Immobiliare.it dimostri che nelle principali città italiane meno di un immobile su cinque dispone di un giardino privato. Le città che presentano le percentuali più elevate di utilizzo del filtro “Giardino Privato” sono Firenze, Genova e Verona, seguite da Venezia, Roma e Catania. Scavolini, Formalia Outdoor, photo courtesy “Oggi è sempre più evidente l’interesse verso spazi esterni più vivibili, compreso l’uso di cucine progettate per l’outdoor non come semplici postazioni barbecue, ma come strutture dinamiche e multifunzionali che rendono più piacevoli i momenti conviviali all’aria aperta”. Fabiana Scavolini, amministratore delegato dell’omonima azienda, racconta il percorso che ha portato Scavolini alla realizzazione di Formalia Outdoor, il primo progetto di cucina per ambienti esterni, presentato all’ultimo Salone. “Estensione della collezione Formalia di Vittore Niolu, Formalia Outdoor mantiene inalterati tutti i tratti distintivi del progetto indoor: l’anta sagomata su cui si inserisce la maniglia e il Sistema Parete Status, la struttura modulare a giorno, realizzata in alluminio. Grazie a una modularità composta da 19 elementi da abbinare a elettrodomestici di ultima generazione, ogni configurazione di Formalia Outdoor è un modello unico, progettato per essere inserito in qualsiasi tipologia di spazio esterno e per adattarsi a diversi stili di arredamento”, spiega Fabiana Scavolini. Con il progetto Scavolini Green Mind, l’azienda si è impegnata a migliorare tutto il ciclo di produzione in chiave eco-sostenibile. “Nella progettazione di Formalia Outdoor, abbiamo posto grande attenzione alla scelta dei materiali che, oltre a garantire elevate performance, esprimono un design ricercato”, racconta l’ad dell’azienda. “La struttura in alluminio e il top con zona lavaggio integrata, disponibile sia in acciaio sia in altri materiali, sono abbinabili a due differenti finiture di ante e cassa: in acciaio o in legno performante per esterni - multistrato di Okumè con impiallacciatura in teak. Entrambe le soluzioni sono resistenti all’umidità, alle intemperie, agli sbalzi termici e all’usura. In più, acciaio e alluminio sono due materiali riciclabili al 100%”. In tema di sostenibilità, Scavolini ha ottenuto la certificazione CQP di Circolarità del prodotto, attestando una circolarità dei prodotti del 96%, mentre le materie prime di origine forestale, utilizzate dall’azienda, sono garantite FSC®-C168055, a conferma della loro provenienza da foreste gestite nel pieno rispetto ambientale, sociale e in modalità economicamente sostenibile. Flexform, Outdoor Collection 2022, photo courtesy “La centralità della nuova collezione outdoor di Flexform risiede nell’introduzione di elementi collocabili a bordo piscina, come la famiglia di sedute Camargue, il lettino Atlante Light e la famiglia di tavolini da caffè Alcamo”, fanno sapere dall’azienda. “L’elemento dominante è la struttura in tubulare di alluminio lavorato e curvato a formare delle silhouette uniche. Oltre a non temere gli agenti atmosferici, il cloro e la salsedine, l’alluminio è noto per la sua resistenza e leggerezza che, uniti alla bellezza del progetto, danno come risultato un prodotto di design senza eguali”. I materiali selezionati garantiscono elevate prestazioni sia in giardino sia in terrazzo, perché la resistenza agli agenti atmosferici e la resistenza all’usura sono contemplate sia per la parte strutturale in legno, acciaio e alluminio, sia per la parte imbottita. “Sebbene la cura nei confronti del progetto sia la stessa, la collocazione del prodotto determina scelte diverse in fase di realizzazione. Per l’outdoor, è stata posta un’attenzione in più sullo spostamento dell’oggetto, grazie a una struttura leggera e all’apporto delle ruote, perché sono arredi pensati per essere impilati e conservati facilmente durante l’inverno”, aggiungono da Flexform. “La maggior parte delle componenti utilizzate per la realizzazione dei nostri prodotti può essere riciclata. In particolare, l’alluminio e l’acciaio inossidabile sono due materiali che, una volta raggiunta la fine del loro ciclo di vita, possono essere riutilizzati più e più volte, conservando tutte le proprietà”. Pedrali, Reva Cocoon, design Patrick Jouin, photo courtesy Anche per Pedrali la funzionalità dei prodotti outdoor, siano essi collocati in giardino o in terrazze coperte/scoperte o in verande, è al centro della progettazione – d’altronde, il fondatore, Mario Pedrali, ha iniziato l’attività realizzando proprio arredi da giardino in ferro battuto. “Sono leggeri e facili da movimentare, spesso impilabili per salvaguardare spazio, se non utilizzati, o per essere facilmente riposti a fine giornata. Grazie ai materiali utilizzati, sono resistenti agli agenti atmosferici, alla salsedine e ai raggi solari, così da preservare nel tempo la bellezza e la qualità che li contraddistinguono”, fanno sapere dall’azienda. “Per tutte le collezioni, Pedrali porta avanti un percorso di sostenibilità ambientale che parte dal prestare attenzione, già in fase progettuale, ai materiali utilizzati, all’ottimizzazione del consumo di materie prime e alla razionalizzazione delle risorse, oltre che al riuso e/o riciclo dei rifiuti, alla disassemblabilità e al controllo delle emissioni”. Nel 2020 l’azienda ha svelato le sue prime collezioni recycled grey in polipropilene riciclato: 50% da scarto di materiale plastico post consumo e 50% da scarto di materiale plastico industriale. All’ultimo Salone, è stata presentata la versione recycled grey di Souvenir, la collezione di sedute disegnata da Eugeni Quitllet, che reinterpreta le iconiche sedute francesi presenti all’interno del Jardin des Tuileries e del Jardin du Luxembourg. Fra le altre novità proposte in fiera, in tutto 12, ci sono Reva Cocoon, disegnato da Patrick Jouin, un sistema di sedute lounge con schienali in acciaio inox, ricoperti da un intreccio in corda di polipropilene; Babila Twist, di Odo Fioravanti, una poltroncina in acciaio dalla seduta ampia e accogliente; Arki-Sofa, un sistema di sedute outdoor, che racchiude il comfort e l’eleganza di un divano da interno, con dettagli in teak.