Manifestazioni Com’è andato il Salone del Mobile.Milano 2023? La parola alle aziende Testo di Cristina Kiran Piotti Aggiungi ai preferiti Tom Dixon at Salone del Mobile.Milano 2023, ph. Francesco Merlini L’ultima edizione si è appena conclusa con successo, spiegano i ceo e i rappresentanti di alcune aziende protagoniste dell’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano Professionisti con in mano una lista di appuntamenti, gruppi di studenti diretti al prossimo talk, appassionati con il naso affondato nel catalogo: durante l’ultima edizione, il popolo del Salone del Mobile.Milano ha affollato gli stand con rinnovato entusiasmo, spiegano i ceo e i rappresentanti delle aziende coinvolte, tracciando un bilancio a freddo della fiera ormai conclusasi. Si parte dallo stand Porro, progettato da Piero Lissoni, il cui pavimento in stuoia di cocco e pareti color tortora hanno contribuito a ricreare una grande villa a pianta aperta e macro-ambienti pronti a ospitare i nuovi lanci, in particolare i coloratissimi mobili contenitori Linea, esito di una meticolosa ricerca nell’Archivio Alessandro Mendini da parte delle figlie Fulvia ed Elisa Mendini, che ha portato alla riscoperta di pezzi non ancora editati: “La presentazione della nostra azienda al Salone è stata molto apprezzata da tutta la clientela internazionale per la sua capacità di immaginare una nuova architettura dell’abitare, cosi come l’installazione giocosa nel nuovo negozio in via Visconti di Modrone 29 ha fatto riscoprire il piacere di incontrarsi”, spiega Maria Porro, direttrice marketing e comunicazione Porro. “La collaborazione con le Mendini per le nuove madie Linea è per noi fiore all’occhiello, che si aggiunge a tutto il lavoro fatto sui sistemi e sulle collezioni, dove le porte sono sempre più protagoniste, nell’idea di una casa fluida e dinamica, che cambia i suoi spazi con flessibilità nel tempo”. Importante, per questa edizione, anche la ripresa degli arrivi da direttici rilevanti: “Ritornano finalmente i nostri clienti cinesi, insieme ai principali clienti di tutto il mondo, dall'India, agli Stati Uniti senza dimenticare l'Europa, con l’apertura di nuovi mercati e un forte interesse per un’azienda che è capace non solo di offrire un prodotto di altissimo livello ma di costruire spazi, offrendo anche un servizio di progettazione integrato”. Porro at Salone del Mobile.Milano 2023, ph. courtesy È stato curato da Piero Lissoni, art director del brand dal 1989, anche il progetto di Living Divani, che ha puntato a raccontarsi con una “eleganza silenziosa” attraverso una successione di ambienti intimi e ricercati, spiega Carola Bestetti, ceo del brand. “È stato un Salone tanto atteso, un ritorno ad aprile, un rinnovato appuntamento con clienti, giornalisti e visitatori di tutto il mondo. Per questa sessantunesima edizione Living Divani si è proposta con uno stand di oltre 800 mq per presentare un luogo che vuole essere casa. Abbiamo presentato nuovi elementi che si integrano con i prodotti a catalogo, per offrire soluzioni differenti, personalizzabili e che rispecchino lo stile e il gusto dei diversi interlocutori con cui dialoghiamo” premette Bestetti, ricordando che le alte aspettative per questa edizione sono state soddisfatte a pieno: “La manifestazione più importante a livello internazionale per il comparto è ritornata a un’edizione completa con un portato valoriale significativo oltre ad un format innovativo che ha consentito una fruizione più semplificata e accessibile”. Quanto agli incontri, anche in questo caso il focus è legato ai mercati più lontani: “È stato molto stimolante incontrare nuovamente i buyer dell’area Asia-Pacifico, e in particolare dall’India e dalla Cina, quest’ultimi visitatori mancati negli ultimi anni, ma che per noi sono sinonimo di un mercato evoluto nel gusto e nella ricerca e aperto a nuovi dialoghi” spiega Bestetti. “Tanta presenza anche dal Nord America, mercato importante per Living Divani, così come molti visitatori europei, soprattutto da Germania e Francia”. Living Divani at Salone del Mobile.Milano 2023, ph. Alessandro Russotti Spostandosi a Euroluce 2023, la ceo di Artemide Carlotta de Bevilacqua ricorda che il suo brand ha sempre sostenuto il Salone del Mobile.Milano partecipando sia all’S. Project del Salone del Mobile nel giugno 2022 che al Supersalone nel 2021: “Questa edizione che ha segnato la ripartenza di Euroluce ha confermato la nostra idea, dando un riscontro molto positivo per le numerose presenze nazionali ed internazionali” spiega de Bevilacqua. “Il Salone del Mobile.Milano e Milano hanno un ruolo fondamentale nel panorama del design internazionale come occasione di incontro e scambio in cui tracciare prospettive per il futuro. Per Artemide Euroluce è stata una vetrina importante non solo per presentare le nuove collezioni ma per ribadire i valori su cui è fondata, aprire ancora di più il dialogo con progettisti internazionali per portare avanti un cambiamento reale e responsabile”. Cambiamento ovviamente legato anche alle novità di prodotto presentate in uno stand dinamico e innovativo: “Artemide si occupa di progetto, della sua realizzazione e distribuzione, ad Euroluce abbiamo esposto quello che crediamo sia il futuro” prosegue de Bevilacqua. “Grazie all’interpretazione dei maggiori architetti internazionali le novità di prodotto presentate sono espressione della capacità di interpretare la luce secondo un senso misurato, rispetto alla sua relazione con uomo spazio e natura ed a filtri di sostenibilità dove la bellezza arriva alla fine, grazie al talento di questi grandi autori”. Artemide at Salone del Mobile.Milano 2023, ph. Francesco Merlini Le fa eco Roberta Silva, ceo di Flos: “Per il ritorno ad una manifestazione come Euroluce, riconosciuta come la più importante fonte di ispirazione per gli addetti ai lavori del settore, abbiamo sviluppato un concept espositivo inaspettato e originale, affidando l’allestimento al duo di architetti milanesi Calvi Brambilla, che dal 2019 ricoprono anche il ruolo di Design Curators di Flos. Il nostro progetto espositivo si è allontanato dall’idea di un’esposizione corale, ampia ed aperta, tipico dello stand fieristico, per accogliere invece il concetto di ‘capsula’: una piccola architettura formata da due volumi intersecati”. Come un universo composto da tanti microcosmi interconnessi, ricorda Silva, il percorso espositivo dello stand di Flos offriva al visitatore la possibilità di immergersi nella narrazione di ogni singolo prodotto passando da una capsula all’altra. Un viaggio immersivo tra pezzi iconici, avanguardie progettuali e tecnologie innovative: “Abbiamo presentato in totale undici novità di prodotto, trasversalmente a tutte le divisioni: Decorativo, Architetturale e Outdoor, accomunate da spiccate caratteristiche eco-sostenibili, che attestano in modo concreto l’impegno di Flos sui temi più urgenti di economia circolare, risparmio energetico ed attenzione all’ambiente”. Un momento sentito, vista la lunga cesura: “Dopo quattro anni di pausa, sono stata molto felice della presenza di Flos a Euroluce, credo che il nuovo corso della manifestazione abbia rappresentato un segnale di rinascita, un nuovo modo di fare sistema che implica una condivisione di responsabilità e di impegno nello sviluppo di soluzioni progettuali a supporto dei nuovi stili di vita” spiega Silva. “Sono anche molto orgogliosa di ciò che Flos rappresenta oggi: un incontro straordinario tra design autentico, innovazione tecnologica, e un approccio eco-sostenibile alla progettazione della luce. È questo che abbiamo cercato di trasferire al pubblico di Euroluce, parlando un linguaggio trasversale che unisce il mondo decorativo e quello tecnico”. Flos at Salone del Mobile.Milano 2023, ph. Francesco Merlini Parlando di ritorni e nuovi arrivi, Tom Dixon ha fatto la sua prima apparizione in assoluto al Salone del Mobile.Milano, a Euroluce 2023. Il brand ha presentato la collezione Choice, così chiamata per l’accento posto sulla flessibilità di illuminazione e progettazione, e per concettualizzarla ha presentato una accattivante scenografia, una macchina robotica intelligente in grado di configurare dal vivo diverse lampade della collezione, la quale ha attirato grande attenzione tra il pubblico: “Quest'anno abbiamo deciso di tornare al Salone e provare, per la prima volta, Euroluce” conferma il fondatore, Tom Dixon. “Con un layout più fluido, narrazioni più concettuali e molte più piattaforme di discussione, abbiamo sentito riemergere una nuova energia e un paesaggio positivo, potenziato dal ritorno in Italia di molti amici, colleghi e concorrenti internazionali che erano stati assenti per tre anni che hanno portato molta gioia e positività all'evento”.