IDEAT Germania
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I sogni si avvereranno

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Salone del mobile
I sogni si avvereranno

“Ovunque è meglio di dove siamo” è solo un modo di dire ma diventa anche il pretesto della rivista tedesca IDEAT per fare viaggiare i propri lettori con l’immaginazione. L’estate, la spiaggia, il sole e luoghi mozzafiato come motore di cultura e design.

Non so più chi sia stato: i musicanti di Brema? Quel burlone ironico di Till Eulenspiegel? L’intraprendente Gulliver? O forse qualcun altro di questi grandi filosofi – a riassumere una profonda intuizione: “ovunque è meglio di dove siamo noi”. Comunque sia, in questo momento, e non solo per me, questa saggezza parrebbe molto prossima al vero. Non voglio lamentarmi. A Amburgo mi trovo bene, in ufficio ho colleghi simpatici con i quali di tanto in tanto esco, ho un editore illuminato e ispirato. Eppure, vorrei essere altrove. Almeno qualche volta. Anche solo per lavoro. Non importa. Questa “nostalgia”, come la definisce il dizionario di Wilhem e Jacob Grimm, questa “malattia del desiderio tormentoso”, diventa tanto più violenta quanto più viene negata. Forse in parte è stato anche questo, per un po’. Che fare? Viaggiare è rischioso, addirittura un segno di scarsa solidarietà, e il successivo obbligo di quarantena raddoppia, se va male, i giorni di vacanza da spendere. Questa piccola lista è già sufficiente a rendere preferibile rintanarsi a letto alla ricerca di una sistemazione per turisti sui siti del caso. Dunque, che fare? Il team di IDEAT ha preso la sua decisione: sogniamo! O più precisamente: vogliamo incoraggiare voi, cari lettori, a sognare. Vi portiamo l’estate, la vita da spiaggia, la dolce vita sotto il sole, la magia di luoghi mozzafiato, la spiaggia e il mare come affascinante palcoscenico di cultura e design, persone che hanno scelto di fare esattamente di questo il centro della loro vita, in immagini straordinarie. Così, con IDEAT, la voglia di essere altrove vi passa del tutto. Ma io so come funziona, la nostalgia. Anche se il grande filosofo Immanuel Kant la sminuiva come “vuoto desiderio” per poter “distruggere il tempo tra il desiderio e la conquista dell’oggetto desiderato”. Ma Kant non ha mai voluto di lasciare la sua città natale, Königsberg. Nemmeno Kant, ovviamente, conosceva IDEAT.

L’editoriale di Jan van Rossem, caporedattore IDEAT Germania 

 

 

Crediti  

Video: Michele Foti 

Foto: IDEAT Germania

Magazine: IDEAT Germania  

Editore: GOOD LIFE Publishing GmbH 

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10 agosto 2021