Salone, Milano and beyond: il Salone è protagonista a New York e Toronto

salonemilano, new york

New York, veduta panoramica della città

Prosegue il viaggio a tappe della Manifestazione per svelare e raccontare le novità della 63ª edizione. Tra le altre, due grandi installazioni: in anteprima mondiale Villa Héritage dell’architetto Pierre-Yves Rochon e Mother di Robert Wilson

Dopo la tappa di Copenaghen, “Salone, Milano and beyond”, il tour internazionale del Salone del Mobile.Milano 2025, vola negli Stati Uniti e in Canada per raccontare le novità e promuovere la 63ª edizione, in programma dall’8 al 13 aprile a Fiera Milano, Rho. 

In occasione della tappa a New York, progettata e coordinata con il supporto di ICE–ITA, Italian Trade Agency, il Salone del Mobile.Milano ha annunciato in anteprima mondiale la grande installazione che sarà ospitata all’interno dei padiglioni 13-15 a firma dell’architetto francese Pierre-Yves Rochon: Villa Héritage

La giornata è stata articolata in due momenti chiave: una conferenza stampa mattutina presso la sede di ICE-ITA con ospite Pierre-Yves Rochon e una presentazione pomeridiana dedicata a stakeholder, architetti, designer e professionisti, organizzata anche in collaborazione con la rivista Interior Design presso la storica libreria Rizzoli, con ospite Robert Wilson 

Pierre Rochon, camaleontico progettista e maestro dell’ospitalità di lusso 

Alla guida dell’omonimo studio di interni, Pierre-Yves Rochon ha dedicato 45 anni alla ricerca del vero lusso assoluto, firmando interior prestigiosi per catene d’hotellerie come Four Seasons, Starwood, Ritz, Fairmont, Waldorf Astoria e ristoranti per chef Michelin come Joël Robuchon e Alain Ducasse. Il suo lavoro residenziale, poi, include sontuose abitazioni in Europa, America e Medio Oriente. Per il Salone, Rochon firma Villa Héritage, uno spazio in cui il design si fa linguaggio universale e senza tempo, capace di mettere in dialogo tutte le arti e di far riflettere sull’idea di trasmissione.  

L’artista americano sarà protagonista di una Masterclass del “The Euroluce International Lighting Forum” in programma il 10 aprile. Non solo: inaugurerà la settimana del Salone con un progetto dalla forza straordinaria, “Mother”, dedicato alla Pietà Rondanini. L’opera sottolineerà il valore universale e senza tempo del capolavoro di Michelangelo, posto in dialogo drammaturgico con “Stabat Mater”, nella versione vocale e strumentale del compositore estone Arvo Pärt. L’installazione, una sequenza continua di 30 minuti di musica, luci e immagini, sarà aperta al pubblico su prenotazione, con esecuzioni dal vivo dello Stabat Mater fino al 13 aprile e visitabile fino al 18 maggio. Infine, la collaborazione con Robert Wilson lo vedrà anche protagonista anche della serata inaugurale della 63ª edizione al Teatro La Scala, curando The Night Before. Object Chairs Opera, con l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti. 

Spiega Robert Wilson: “Mi accingo a creare una mia visione del capolavoro di Michelangelo non finito prima della sua morte diviso tra un sentimento di timore reverenziale e l’altro di ammirato stupore. Prevale su tutti, comunque, un sentimento di serenità, di pace con se stessi pur di fronte alla tragedia della morte. Niente a che vedere, per me, con la religione. È un’immagine universale, un’esperienza spirituale che muove in noi qualcosa di più profondo che non necessita spiegazioni”. 

Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, dichiara: “Siamo particolarmente felici di aver avuto l’occasione di presentare qui a New York due importantissimi progetti di cui vivremo appieno la meraviglia e il fascino ad aprile al Salone e in città: Villa Héritage di Pierre-Yves Rochon, architetto ben noto dell’hotellerie e del settore contract di lusso statunitense che a New York ha realizzato interni iconici, e Mother di Robert Wilson, eclettico artista capace come pochi altri di attraversare il paesaggio delle arti restando fedele a una poetica unitaria, che proprio qui ci ha raccontato la sua visione.” 

Euroluce 2025: la prima edizione di “The Euroluce International Lighting Forum”  

In occasione di Euroluce 2025, il 10 e 11 aprile si terrà la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum. Due intense giornate, ospitate nell’arena progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto. In programma – sotto il titolo Light for Life, Light for Spaces. – 3 masterclass, 2 tavole rotonde e 2 workshop, che vedranno on stage venti relatori internazionali tra lighting designer, artisti, scenografi, botanici, scienziati, biologi, antropologi, invitati a condividere visioni, intuizioni, pratiche di ricerca e progetto che intersecano discipline complementari con l’obiettivo di stimolare una più profonda comprensione del futuro del lighting. 

Tra i protagonisti, accanto al Maestro Robert Wilson, il duo olandese Drift; Stefano Mancuso, “neurobiologo delle piante”, direttore del Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale di Firenze, botanico e saggista di lungo corso; la “solar designer” Marjan van Aubel; il lighting designer giapponese Kaoru Mende, maestro di luci e ombre; A.J. Weissbard, lighting designer e artista americano che lavora in tutto il mondo per il teatro, l’opera, la danza; Rogier van der Heide, che ha illuminato alcuni tra i più iconici spazi collettivi, dallo Stadio Olimpico di Pechino, al Rijksmuseum di Amsterdam. E, ancora proprio dalla Grande mela: Hervé Descottes de L’Observatoire International, noto per il suo approccio innovativo e artistico alla luce, che ha illuminato progetti straordinari come il museo Louvre ad Abu Dhabi e il Qatar National Museum a Doha, entrambi progettati da Jean Nouvel o la High Line e il Lincoln Center di New York; Elisa Orlanski Ours di Corcoran Sunshine Marketing Group, società che gestisce il marketing e le vendite di progetti immobiliari di lusso come 432 Park Avenue, il grattacielo di Rafael Viñoly, e Central Park Tower, il più alto del mondo e tra i cui i progetti iconici figurano Hudson Yards e le residenze del Waldorf Astoria ma anche The XI di Bjarke Ingels e a Miami l’Eighty Seven Park di Renzo Piano e l’One Thousand Museum di Zaha Hadid.

Dopo New York, sarà la volta, il 23 gennaio, di una sosta a Toronto, per poi tornare in Europa e iniziare il conto alla rovescia alla 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano, accompagnati della nuova campagna di comunicazione “Thought for Humans.”, firmata da Dentsu Creative Italy, che ha affidato al fotografo statunitense Bill Durgin il compito di rendere tangibile il sottile rapporto tra corpo umano e materia, punto di partenze e intersezione di ogni esperienza con il mondo del progetto.  

22 gennaio 2025