Si torna al Salone: il design raccontato dai magazine

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Con l'avvento di maggio, anche le redazioni delle riviste si preparano al Salone: abbiamo chiesto a quelle di House & Garden, Biznes.meble ed El Beit di spiegarci come

Ricordi, aspettative e consigli di visita nel quinto appuntamento dedicato al racconto del design da parte delle redazioni di tutto il mondo, in attesa dell'edizione del Salone del Mobile.Milano 2022 dal 7 al 12 giugno. 

“È un momento fantastico per trovarsi alla guida di House & Garden” - esordisce Hatta Byng, raccontando come la rivista segua da tempo la scena del design internazionale. “Nel 1947, quando la rivista uscì per la prima volta, aveva un ruolo importantissimo nell’aiutare i lettori a reimmaginare e ricostruire un mondo che era stato distrutto da un lunghissimo e brutale conflitto. Indubbiamente ci sono evidenti somiglianze tra la situazione di allora e quella di oggi. La pandemia ha sottolineato l’importanza dell'ambiente domestico e per molti di noi ha anche comportato un cambiamento nelle funzioni della casa. Oggi c’è di nuovo una guerra in Europa, e i prezzi dell’energia e il costo della vita sono in crescita. Chi legge la rivista e il sito è in cerca di ispirazione per creare ambienti che sappiano coccolare e confortare in ugual misura, e nei quali investire il proprio budget”. House & Garden è infatti una delle tante riviste di interni e arredo di altissima qualità che vengono pubblicate nel Regno Unito, ma è soprattutto la più letta – un record che House & Garden mantiene continuando a far crescere la propria presenza online sia sul sito sia sui social media. 

“È, ed è sempre stato, un luogo di scoperta" - continua Byng. "Visitare il Salone del Mobile è da sempre parte di questo viaggio di scoperta, fin dalle prime visite dei nostri corrispondenti negli anni ’60. Ho trascorso molti pomeriggi divertendomi a spulciare i nostri archivi in cerca di vecchi articoli in cui presentavamo ai nostri lettori le novità disegnate da Mario Bellino per Cassina, Joe Colombo per Sormani o Sergio Mazza per Artemide. Uno dei miei preferiti in assoluto risale al 1972, si intitola ‘The Exotics from Italy’ e presenta le ultime novità di quel momento. Il Salone continua a essere una risorsa preziosissima per il mio team, un luogo d’ispirazione dove troviamo il nuovo, il bello, il meglio del design contemporaneo. 

Che cosa spero di trovare quest’anno? Tutte queste cose, chiaramente! Ma oltre a questo, spero di scoprire progetti e idee che provano ad affrontare alcune delle questioni pressanti che ci troviamo davanti oggi; per esempio, marchi che si impegnino seriamente ad affrontare la questione dell’impatto ambientale della loro produzione e che lavorino in modo più sostenibile, o aziende che vadano incontro al cambiamento che sta modificando l’aspetto delle nostre case e il modo in cui ne usufruiamo. Spero davvero di trovare nuovi talenti del design che sappiano infondere una nuova energia e che provengano dai background più diversi, e non vedo l’ora di poter condividere tutto questo con i lettori di tutto il mondo”.
 

Anche Anna Szypulska, direttrice del polacco Biznes.meble – mensile che si concentra sul mercato e le analisi del settore arredo – concorda sul fatto che “viviamo in tempi molto difficili. La crisi che sta colpendo il mondo su più fronti ci richiede il massimo dell’attenzione e un miglior controllo. La pandemia, la guerra e l’aumento dei prezzi sono tra le principali preoccupazioni condivise da brand, rivenditori e designer d’interni. Il legno è in assoluto la materia prima il cui prezzo sta lievitando di più, seguito dai metalli e dai prodotti tessili, e le ripercussioni di questo fenomeno si fanno sentire in tutto il comparto arredo, indipendentemente dalle dimensioni delle singole aziende, e stanno portando gli stakeholder a interrogarsi sulle loro modalità operative e di approvvigionamento.

Sta inoltre cambiando anche l’idea stessa di fiera, e stiamo iniziando a veder emergere nuove forme di eventi che coniugano l’esperienza e l’unicità con una componente di sostenibilità ambientale. Quando si tratta di fondere l’eredità del passato con l’innovazione, o le competenze con l’impegno nel campo della responsabilità sociale d’impresa, Salone del Mobile.Milano e il suo presidente Maria Porro guardano il futuro dritto negli occhi. Salone del Mobile.Milano 2022 riunirà i visitatori nell’esplorazione delle diverse sfaccettature del design, dando spazio a espositori che rappresentano tutti gli aspetti del settore e tutta la gamma degli stili e dell’offerta di prodotti per l’arredamento, il design e il lifestyle. Le installazioni del SaloneSatellite faranno da vetrina ad ancora più prodotti, innovazioni e giovani designer di grande talento. Riteniamo che la sessantesima edizione di Salone del Mobile.Milano ci ispirerà come nessun’altra prima d’ora”.
 

E così, se Szypulska guarda al futuro della fiera e alle aziende che al Salone partecipano, Sawsan Mourad - editor della rivista egiziana El Beit – prova ad intravedere quello dei designer del suo paese, tracciando una direzione che prende spunto dalla sua consolidata esperienza di visita tra i padiglioni: “Vengo al Salone del Mobile da più di dieci anni ormai, e ogni volta per me è un viaggio nuovo e appassionante, un’esperienza che mi carica di entusiasmo e un bagno di innovazione. Adoro il Salone perché mi offre sempre infiniti spunti di riflessione, come se fosse una meditazione dinamica!  

Prima e durante la fiera si è tutti impegnatissimi a progettare la visita, esplorare, e immergersi nelle novità del design e dell’innovazione, mentre dopo la fiera si viene travolti da un’ondata di emozioni contrastanti. Si sente la mancanza dell’entusiasmo, della frenesia e dell’eccitazione della fiera, dell’esplorazione e della gioia della scoperta, ma al contempo ci si sente sazi di stimoli e immersi nell’esperienza fatta, per poi arrivare ad averne una percezione profondamente individuale. Il Salone è una conversazione di idee, e questa è la parte migliore che si porta con sé fino all’edizione successive e alle sue nuove conversazioni. Nel corso degli anni, scopriamo che è tutta questione di innovazione e qualità della messa in pratica dell’innovazione stessa. Il Salone offre sempre qualcosa di nuovo: nuovi materiali, nuovi design, con le aziende che continuano a impegnarsi per esprimere la loro visione e per farsi ricordare.  

I designer egiziani sono eccellenti osservatori e imparano avidamente; molti vengono al Salone ogni anno, e credo che si stia ormai vedendo una vera e propria rivoluzione nel panorama del design egiziano dal punto di vista dell’interior design e del design di prodotto. Credo che il design abbia radici molto profonde nella cultura egiziana, risalenti all’epoca dei faraoni; tuttavia, i designer egiziani di oggi non vogliono tornare indietro nel tempo, bensì raccogliere le influenze della loro storia coniugandole con quanto appreso dalle storie di successo di altri. Per questo osservano da vicino tutte le innovazioni e si lasciano ispirare da loro. Prevedo che ci sarà una grande ondata di sperimentazione in futuro, in cui i designer mescoleranno materiali diversi e li impiegheranno in modi inusuali, dando il giusto valore e risalto a materiali naturali come il legno, i marmi, il rame e l’acciaio. Inoltre, anche l’uso della tecnologia e la sostenibilità saranno tra i temi più diffuse nell’ambito del design, cosa che ritengo sarà molto importante per creare il nostro stile di vita del futuro”. 

Scopri in anteprima i prodotti che verranno presentati al Salone del Mobile.Milano 2022