Stefan Giftthaler e il dadaismo involontario del mondo
Scorrendo il portfolio di Stefan Giftthaler si impone un riferimento primo inevitabile: il grande fotografo emiliano Luigi Ghirri
Giftthaler inizia a lavorare realizzando servizi di moda, poi sente la necessità di affiancare una ricerca personale su luoghi, paesaggio e architettura. Gli ambienti ritratti da Giffthaler hanno caratteristiche formali o tematiche comuni a quelli preferiti da Luigi Ghirri.
Può essere una simmetria centrale che sarebbe perfetta non fosse per un singolo elemento discorde che introduce un sottile, quasi inconscio perturbante; può essere la giustapposizione di realtà fenomenica e immagini artificiali a creare un terzo piano di realtà che significa la civiltà dell'immagine; sicuramente è l'attitudine umoristica, l'attesa dell'inevitabile momento assurdo che viene generato nei luoghi del consumo o del divertimento nella società di massa, per esempio quando un gruppo di turisti si ferma in mezzo alle fauci di un enorme coccodrillo di cartapesta o un astronauta "atterra" in Piazza Duomo a Milano. È il dadaismo inconsapevole che il mondo, alle condizioni attuali, genera esistendo.