10+1 libri da regalare a Natale selezionati dal Book Club del Salone
Le montagne di Guido Scarabottolo o gli scritti di Ettore Sottsass? Quale libro scegliere da mettere sotto l’albero, in valigia o solo sul comodino? Ecco la nostra selezione, ricca di auguri.
Quante volte abbiamo comprato o regalato un libro senza un motivo preciso, solo perché il titolo ci acchiappava o stregati dalla copertina? È tempo di Natale e, per la teoria dei vasi comunicanti, di regali. Utili, soprattutto. Come un libro, perché accende i motori del pensiero e della critica e fa sognare o esplorare mondi. La nostra piccola selezione è senza un fil rouge, composta da un mosaico di temi e forme letterarie. Dalle illustrazioni di un maestro della grafica contemporanea, Guido Scarabottolo, alla composita raccolta di testi del grande Ettore Sottsass; dalle tipologie di edifici raccontate per immagini alle piccole storie di design; dal saggio di Mauro Porcini verso un mondo migliore a un’insolita guida “fai da te” dove 140 artisti mossi dall’emergenza climatica regalano ricette per nuovi futuri. E poi i bellissimi manifesti giapponesi, i misteri del colore, un erbario e un mazzo di carte per far inventare storie ai bambini. E, in tempo di Natale, non poteva mancare il tema della nascita, visto con la lente del design.
Il Natale spesso è un tutt’uno con neve e montagna. "Nel 2005 ho trascorso una giornata sciando dopo trent’anni che non lo facevo (il fondo è un’altra cosa). Il giorno successivo ero semiparalizzato così ho passato un po’ di tempo a disegnare montagne con un pennello da filetti in un quaderno scolastico. Quei disegni hanno determinato una svolta nel mio lavoro", scrive Guido Scarabottolo nella prefazione del suo 36 vedute della montagna incantata (Edizioni della Galleria L’Affiche). Ispiratosi al titolo della serie di disegni più famosa in assoluto, quella di Hokusai per il monte Fuji, e del celebre romanzo di Thomas Mann, "una bella definizione per la forma che mi perseguita benevolmente da diversi anni", spiega il Maestro illustratore. In realtà, i disegni sono molti di più di quelli annunciati e tutti senza titolo. Solo uno riporta una citazione shakespeariana ironicamente, modificata: "siamo della stessa materia di cui sono fatti i pavesini". Per chi ama l'intreccio tra il poetico e l'ironico.
Un racconto illustrato ci porta invece, in 90 pagine, alla conquista dell'architettura evidenziando come l'evoluzione della nostra civiltà sia legata alla storia degli edifici, dai castelli alle torri, case, musei, templi, basiliche, grattacieli e tanti altri. Archistoria. Materiali e forme di architettura (Quinto Quarto) di Magdalena Jeleńska con le illustrazioni di Acapulco Studio, agenzia di brand strategy e direzione creativa milanese fondata da Agata Dudek e Małgosia Nowak, dà risposta alle mille domande che possono sorgere davanti a un edificio: quale elemento accomuna l’ottocentesco Crystal Palace alla Piramide del Louvre, ad esempio. Suddiviso in capitoli dedicati ai materiali (pietra, mattone, calcestruzzo e vetro) e alle tipologie architettoniche (torre/grattacielo, ponte, arco, cupola, pianta centrale, basilica), il volume ripercorre lo sviluppo dei materiali costruttivi e delle forme edilizie, culminando con il massimo premio a cui possa ambire un architetto, il Premio Pritzker.
Per chi vuole divertirsi con la cultura.
Dall’architettura agli oggetti con Trentatré piccole storie di Design (Electa) firmato da Luciano Galimberti, designer e Presidente dell’ADI. Gli oggetti sono quelli di uso quotidiano, abitanti abituali delle nostre vite, ma spesso emeriti sconosciuti. Oggetti raccontati con ricordi, aneddoti, esperienze, emozioni e memorie letterarie, lasciando da parte “le ‘grandi’ storie ufficiali del design” e rimanendo, invece, in una cornice più intima e umanistica. La condivisone delle emozioni. Ogni storia ha il suo QR Code per accedere direttamente al podcast su Spotify, con la voce narrante dell’autore. E perché le storie sono proprio 33? Perché questo è un numero significativo per la nostra cultura in diversi ambiti – religioso (i Vangeli), letterario (la Divina Commedia) scientifico (il numero delle vertebre nell’uomo). La volontà di raccontare una storia intima diviene anche strumento di condivisione collettivo.
Per chi ama le autobiografie, in questo caso sotto forma di oggetti.
Una full immersion nel nuovo Rinascimento. Ovvero, nei nostri tempi, fondati sull’innovazione continua, dove la sola legge che li regola è “che nulla sarà mai più lo stesso”. È questo il tema di L’età dell’eccellenza. (Il Saggiatore), appassionato saggio scritto dal capo del settore design di PepsiCo, la seconda più grande azienda al mondo nell’alimentazione. Mauro Porcini, innovatore, comunicatore, designer, e già manager di 3M e, ancor prima, studente assetato di conoscenza, ci offre un manuale di ottimismo per vivere al meglio questi momenti di sperimentazione in cui le possibilità offerte da globalizzazione, tecnologia e mezzi di comunicazione consentono ai creativi - alias “unicorni” - di superare con successo quanto prodotto dai colossi. In questa lunga (510 pagine) “storia fluida” viene elargita la ricetta del vivere e lavorare “positivo” con il memo finale che occorre l’interazione fisica per far scattare la scintilla dell’innovazione.
Per chi crede che la creazione di un mondo migliore è solo a un prototipo di distanza.
Un pianeta migliore è anche dove ci conduce 140 Artist’s ideas for Planet Earth (Penguin Books), guida innovativa realizzata da Hans Ulrich Obrist, curatore e direttore della Serpentine Gallery con Kostas Stasinopoulos che, insieme al team della galleria londinese, negli anni ha coinvolto - con il progetto Back to Earth - 140 artisti, designer, architetti, registi, stilisti, scienziati, poeti e pensatori chiedendogli ricette “fai da te” per cucinare un mondo più ecologico. Ecco raccolti schizzi, fotografie, saggi e istruzioni precise a firma di personaggi come Marina Abramovic, Michael Anastassiades, Laurie Anderson, Stefano Boeri, Brian Eno, Norman Foster, Martino Gamper, Sheila Hicks, Carsten Höller, Yoko Ono, Neri Oxman, Tomás Saraceno e Vivienne Westwood che ci inducono a ripensare all’emergenza climatica e far parte di questa comunità salvifica immaginando nuovi futuri.
Per chi sa che ogni nostra azione può essere di aiuto al cambiamento.