Storie 7 case al mare da scoprire in giro per il mondo Testo di Salvatore Peluso Aggiungi ai preferiti Espacio 18 Arquitectura, Casa del Sapo, Zapotengo, Mexico, 2021. Photo Onnis Luque Terrazze e grandi vetrate affacciate sul mare, materiali naturali e tecniche tradizionali, in dialogo con il paesaggio e con la natura: una selezione delle migliori ville contemporanee lungo le coste di sette paesi “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare” scriveva Dino Campana nei suoi Canti Orfici (1913). Le parole del poeta – riprese poi dallo scultore Ugo Nespolo in una delle sue opere – sono un inno all’estate, al relax e al contatto diretto con il mare. Anche noi vogliamo celebrare la bella stagione e le vacanze estive, e lo facciamo a modo nostro, con una selezione di residenze esclusive: case al mare in cui tutto vorremmo passare almeno un week end. Le forme dell’abitare che caratterizzano le località marine hanno caratteristiche particolari, che assorbono tecniche tradizionali, materiali naturali e decorazioni eclettiche, oltre a creare un dialogo unico con il paesaggio in cui si insediano. Questi progetti sono capaci di restituire atmosfere calde e tattili, invitando alla vita lenta. “Ciò che unisce e differenzia tutte queste case è l'impegno a riflettere le personalità e gli stili di vita individuali dei proprietari. Ciascuna abitazione è una tela creativa che, cercando di evitare gli stereotipi sulla decorazione tipica delle case al mare, mira a riflettere e preservare storie significative sui suoi dintorni e sulla comunità locale” scrivono Sarah Trounce, Kacie McGeary e Laura Box, autori del libro Life’s a Beach. Homes, Retreats and Respite by the Sea, che analizza il tema delle case al mare. Attraverso i sette progetti selezionati faremo un veloce giro del mondo – dalla Spagna al Cile, passando per l’Australia – per scoprire architetture, paesaggi e storie uniche. La Casa del Sapo, Messico Ispirati dagli scritti di David Thoreau, gli architetti dello studio Espacio 18 Arquitectura hanno realizzato una villa che si modella per seguire il paesaggio naturale. Le due ali di cemento di Casa del Sapo sono orientate per guardare rispettivamente l’alba e il tramonto, mentre il corridoio in mattoni tra le due parti crea una connessione visiva diretta con le acque scintillanti della costa di Zapotengo, a Oaxaca in Messico. I progettisti combinano cemento, piastrelle, mattoni, legno e pietre locali per creare un’atmosfera sobria e conviviale. Espacio 18 Arquitectura, Casa del Sapo, Zapotengo, Mexico, 2021. Photo Onnis Luque Active Materiality, Grecia Il concept di progetto dello studio Potiropoulos + Partners attinge dalla mitologia dell’Antica Grecia, e in particolare al mito dell’Idra di Lerna, in cui il mostro d’acqua simile a un serpente viene ucciso da Ercole, simboleggiando il confronto tra uomo e natura. Il progetto vuole mimetizzarsi con il paesaggio roccioso e combina i volumi come se facessero parte dell’ambiente, in modo da sembrare grandi pietre scolpite. Potiropoulos + Partners, Active Materiality, Porto Heli, Greece. © Potiropoulos + Partners St. Andrews Beach Villa, Australia Sono serviti 20 anni di modifiche, aggiustamenti e addizioni incrementali per il completamento della St. Andrews Beach Villa, progettata dallo studio australiano Woods Bagot. Non si può dire quindi che non risponda alle esigenze e alle complessità del sito in cui sorge, a pochi chilometri dal centro di Melbourne. Il volume della residenza è elementare: una scatola sollevata da una struttura metallica, con uno spazio panoramico rivolto a sud-est verso il mare. In tutta la casa troviamo una deliberata giustapposizione di superfici erose e resistenti, di materiali banali e pregiati, per rispondere in modo complesso alla natura e alle sue seduzioni. Woods Bagot, St. Andrews Beach Villa, Melbourne, Australia, 2019. Photo Trevor Mein Casa Vacanze M, Danimarca “È un po’ come raccogliere un piccolo sasso sulla spiaggia, è così che dovrebbe essere vissuta la casa estiva. Come un'aggiunta delicata, costruita sulle caratteristiche proprie del paesaggio”, racconta Martin Schack, partner di GinnerupArkitekter, autore di questa residenza estiva su una piccola isola Danese. Qui l’approccio mimetico è evidente: i materiali naturali del rivestimento aiutano a ridurre il suo impatto visivo sul contesto. Le ampie vetrate sono disposte in modo che la natura sia sempre presente negli spazi interni, dall’alba al tramonto.