8 monografie, tra la creatività dei progettisti internazionali

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Deep collection, design Nika Zupanc, Natuzzi 

Una selezione di nuove uscite che ci conducono nei prolifici mondi progettuali di Nika Zupanc, Jaime Hayon, Drift, Vo Trong Nghia, Pierluigi Cerri, Carlo Colombo, Gianni Pettena e Olafur Eliasson

Nika Zupanc_Breaking the Rules

Ha sorpreso il mondo del design con una sedia infiocchettata. E nobilitando il rosa baby a pantone per gli arredi e decorando una tavola di windsurf con delle rose. Il suo tratto distintivo è, di fatto, proprio quello di sovvertire forme, materiali, funzioni con precisa eleganza e misurato eclettismo. Questa importante monografia è un vero e proprio manifesto con cui la designer slovena, con esordio al SaloneSatellite 2007, trasmette il suo processo creativo e le sue ispirazioni più profonde. “Credo in un modo di immaginare, creare e disporre elementi molto diversi in un ordine inatteso. Preferisco disegnare oggetti senza tempo, eleganti ed evocativi caratterizzati da un accento non prevedibile, un dettaglio sorprendente, un percorso diverso verso la comprensione”, afferma.

Nelle quattro sezioni – Stories incentrata sulle collezioni, Characters sui singoli progetti, Statements sulle limited editions e Universes sull’interior – emerge la sua personalissima cifra estetica coniugata alla grande attenzione verso gli oggetti comuni. “L’ispirazione”, confida “va trovata nelle nostre esperienze quotidiane più ordinarie”. E con il messaggio finale di questa affascinante anticonformista ci si sintonizza con il titolo del volume: “Spero che questo libro possa rappresentare un ulteriore passo verso un nuovo modo per rompere le regole”.

 

Titolo: Nika Zupanc_Breaking the Rules

Autore: Agata Toromanoff

Prefazione: Domitilla Dardi

Casa editrice: Rizzoli International

Anno di pubblicazione: 2022, settembre

Pagine: 240, con 245 immagini

Lingua: Inglese

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Jaime Hayon

Il favoloso mondo di Jaime Hayon. Potrebbe essere intitolato così questo secondo volume di gestalten sul designer spagnolo, acclamato dal Time tra i 100 più influenti a livello internazionale nel 2007.

Un mondo caleidoscopico dall’immaginario surrealistico, abitato da misteriose figure in ceramica, da manufatti artigianali finemente lavorati e da calde tonalità pastello, attinte dalle sue origini mediterranee. Concepito da Hayonstudio e realizzato con l’editore tedesco, il volume è un percorso a tu per tu con materiali, colori, tecnica. Un racconto delle fonti di ispirazione e del processo creativo, sempre all’insegna di un ottimismo quasi ancestrale, tra corpi composti da figure immaginarie e la natura. Particolare attenzione è data agli interventi di public art e ad interni, allestimenti di mostre, installazioni monumentali e ai progetti speciali. Passando in rassegna 20 anni di attività, dal 1992 al 2022, la monografia sottolinea l’iter della maturità del designer-artista, con uno sguardo al metodo lavorativo, all’approccio professionale e alla ricerca visiva. Con tantissime immagini, intervallate da pensieri in libertà del designer stesso, il volume è arricchito dai testi di Marco Sammicheli e dello stesso Hayon e da un’antologia di voci, una piccola rassegna stampa dedicata. Utilissimo, in coda, l’archivio dello studio.

 

Titolo: Jaime Hayon

Autore: Marco Sammicheli

Graphic design: Zaven

Casa editrice: gestalten and Hayonstudio

Anno di pubblicazione: 2022, agosto

Pagine: 304

Lingua: inglese

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DRIFT: Choreographing the Future

La relazione tra individuo e collettività e l’impatto della tecnologia sulla società attraverso il dialogo con la natura. Questa l’attività di Drift – studio fondato ad Amsterdam nel 2007 da Lonneke Gordijn and Ralph Nauta, coppia anche nella vita. L’esclusivo parterre di autori del volume– Bjarke Ingels, che ne firma l’introduzione; Beatrice Leanza, curatrice e critica; Jane Metcalfe, fondatore di Wired, solo per citarne alcuni – spazia nella multidisciplinarità del duo, tra sculture cinetiche, installazioni luminose, videoproiezioni e realtà virtuale interattiva, alla scoperta di come questa tecnologia avanzata sia una scelta precisa per stimolare una maggiore connessione con la natura e i suoi ritmi. Tra libertà e controllo. Un blocco di cemento che levita nello spazio (Drifter) o dei soffioni ricostruiti seme dopo seme intorno all’infiorescenza luminosa di un led (Fragile Future), sono espressioni del potere unificatore dell’arte di Drift. La sezione finale è dedicata al backstage dei progetti rivelandone la complessità e conducendo il lettore in un’esperienza immersiva nella poetica e nella meditazione. Alla ricerca di una civiltà sostenibile, o meglio, come esplica il sottotitolo, Coreografando il futuro.

 

Titolo: DRIFT: Choreographing the Future

Autori: Bjarke Ingels, Beatrice Leanza, William Myers, Mollie Dent-Brocklehurst, Coraly von Bismarck, Jane Metcalfe

Casa editrice: Phaidon. Facebook / instagram / twitter 

Anno di pubblicazione: 2022, ottobre

Pagine: 240, con 200 immagini

Lingua: inglese

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Vo Trong Nghia: Building Nature

Ancora poco conosciuto in Occidente, Vo Trong Nghia è invece uno tra i più acclamati architetti asiatici, con studio a Ho Chi Minh, dal 2006. La sua storia inizia nel 1976, in un povero villaggio del Vietnam, che è forzato a lasciare per studiare architettura. Sceglie il moderno Giappone come banco di scuola e qui frequenta l’Istituto di tecnologia di Nagoya e l’Università di Tokyo, diventando allievo dell’architetto minimalista Hiroshi Naito, che accelera il suo interesse verso la sostenibilità e l‘architettura green, unitamente all’ispirazione avuta dall’uso del bambù del colombiano Simón Vélez. E saranno proprio questi tratti, le cifre della sua opera omnia, a valergli vari premi, tra cui il World Architecture Community Awards e il Wallpaper* Design Award nel 2021. Composta da due volumi, Green e Bamboo, la monografia raccoglie una trentina di progetti tra residenze private, scuole, alberghi, centri culturali, tutti in Vietnam tranne Bamboo Stalactite, realizzato a Venezia, in occasione della Biennale di Architettura del 2018. Per comprendere il lavoro di Vo basterebbe leggere la descrizione che fa del proprio studio, un luogo tra monastero, ufficio e resort, circondato da animali, insetti e uccelli che in breve tempo hanno creato un particolare ecosistema. “Essere in un edificio deve essere come stare in un parco, o meglio in una foresta”, spiega, dove non si deve uccidere né una mosca né una zanzara, secondo uno dei 5 principi del Buddhismo, religione di cui è fedele seguace.

 

Titolo: Vo Trong Nghia: Building Nature

Introduzione: Philip Jodidio

Casa editrice: Thames & Hudson

Anno di pubblicazione: 2022, gennaio

Pagine: 400, 2 voll, con 393 immagini

Lingua: inglese

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Pierluigi Cerri

Allestimenti   Idee, forme, intenzioni

Maestro indiscusso del “fare mostre”, l’architetto Pierluigi Cerri, tra i soci fondatori della Gregotti & Associati nel 1974, viene raccontato attraverso una trentina dei suoi oltre cento allestimenti, approfonditi, smontati e ridisegnati grazie a un preciso lavoro d’archivio dalle architette Yuri Mastromattei e Lola Ottolini, che lo hanno affiancato durante la sua docenza al Politecnico di Milano, dal 2000 al 2010, oltre che in diversi progetti di allestimenti espositivi.

Fra mostre di arte, architettura, fotografia, graphic design, nonché di mobili, oggetti, automobili, e su concetti, idee, popoli antichi, grandi personaggi e molto altro, leggendo questa monografia ci si imbatte in un paesaggio di “spazi narrativi” nei luoghi più svariati – da palazzi storici, a capannoni industriali, musei, fabbriche e gallerie d’arte – che coinvolgono il visitatore nel decifrare non solo quanto esposto, ma anche ciò a cui quei segni e quegli oggetti rimandano. “L’architettura di Cerri annotano le curatici – “è sempre silenziosa, non prevarica mai ciò che deve mostrare. Lascia spazio all’interpretazione. Suggerisce, non impone. Non distrae”. Ed è sempre dominata da un’infinita curiosità, riflesso delle sue molteplici abilità di architetto, designer e grafico. Fra gli allestimenti citati anche alcuni degli eventi collaterali del Salone del Mobile, come “Mobili Italiani 1961-1991. Le Varie Età dei linguaggi” alla Triennale di Milano nel 1991 ed “Entrez lentement” alla Fondazione Arnaldo Pomodoro nel 2005.

 

Titolo: Pierluigi Cerri. Allestimenti  Idee, forme intenzioni

Autori: Yuri Mastromattei e Lola Ottolini

Casa editrice: Skira editore

Anno di pubblicazione: 2022, luglio

Pagine: 180, 190 immagini

Lingua: italiano

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Carlo Colombo. Industrial Design

“Il concetto di memoria, ironia, funzione, sono ingredienti fondamentali per la buona riuscita di un progetto. Ho sempre cercato di fare tesoro di queste ‘regole’ che sono per me oggetto di riflessione e crescita”. Apre con queste parole la monografia su questo architetto, allievo di Castiglioni, che ha raccolto il testimone della tradizione del design italiano più puro. Con studio a Lugano, Zurigo, New York, Miami, Dubai, si occupa da trent’anni di interni e progetti di architettura su larga scala in tutto il mondo. A riflettere questo cosmopolitismo, i lavori sono volutamente raggruppati per continente, interpretando lo spirito di ciascuna area geografica: dalla spiritualità asiatica al servizio della tecnologia e del segno più spinto al pragmatismo nordamericano che si fa razionale eleganza. “Ogni continente ha una sua valenza e una sua influenza”, spiega Colombo, sempre alla ricerca di purezza formale, sobria eleganza e con uno spiccato interesse verso la materia. Tra i progetti quelli per importanti aziende del made in Italy come Antoniolupi, Artemide, Bentley Home, Bugatti Home, Cappellini, Faber, Flexform, Flou, Giorgetti, Trussardi Casa, Elie Saab Maison, Olivari, Sahrai, Penta Light, Poliform. In chiusura, la sezione dedicata a quell’universo tra arte e design con la serie dei pezzi in edizione limitata, frutto della sua passione per arte e automobilismo.

 

Titolo: Carlo Colombo. Industrial Design

A cura di: Maria Vittoria Capitanucci

Prefazioni di Vittorio Sgarbi e Flavio Manzoni

Casa editrice: Rizzoli

Anno di pubblicazione: 2022

Pagine: 304

Lingua: italiano