ADI Design Index 2021. Uno strumento per guardare al futuro
Torna la rassegna annuale ADI Design Index con un’anteprima dei 233 prodotti selezionati in attesa del Compasso d’Oro 2022. Un approfondimento su alcuni dei progetti delle aziende del Made in Italy
In attesa della XXVII edizione del Compasso d’Oro 2022, l'Osservatorio permanente del Design ADI ha presentato la preselezione dell’ADI Design Index 2021, la rassegna annuale che raccoglie i migliori progetti del design italiano. La mostra, che si è svolta presso l’ADI Design Museum di Milano e successivamente sarà spostata a Roma, propone una parte dei 233 prodotti selezionati da un totale di 1.017 candidature totali, cui si aggiungono i 28 progetti studenteschi scelti per la Targa Giovani. Quest’anno, come racconta Luciano Galimberti, presidente ADI, il Design Index cerca di rendere visibili i tanti sforzi che il Made in Italy sta facendo per costruire un presente e un futuro migliori. L’edizione 2021, infatti, prende ispirazione dai grandi eventi internazionali, il G20 e la COP26, per raccontare l’impegno di quelle realtà che, coraggiosamente, cercano di fare la differenza rispetto a un modello di consumo insostenibile per il pianeta. Le tre priorità definite a Roma durante il G20 – People, Planet, Prosperity – vengono quindi declinate nel mondo del design come la ricerca di soluzioni orientate a un nuovo umanesimo, soluzioni generose per tutti e a favore dell’ambiente. Un’attenzione maggiore alle economie verdi, alla nuova mobilità, all’urbanizzazione intelligente, all’efficienza energetica e a tutti quei progetti che possono aiutarci a creare un nuovo rapporto uomo-natura. Il terzo argomento dell’agenda, Prosperity, indica invece la necessità di un aggiornamento tecnologico che possa dare a tutti pari opportunità, in maniera eguale. In più, per orientare maggiormente l’intero mondo del progetto verso atteggiamenti più green, ADI si è impegnata a definire, per la prima volta, un tema ad hoc: Sviluppo sostenibile e responsabile. Il Compasso d’Oro diventa quindi, insieme all’ADI Design Index, non solo un premio e uno strumento che misura il valore e la qualità nel settore, ma che pone anche particolare attenzione alle strategie di sviluppo e al futuro.
I veri protagonisti di questo cambiamento sono i designer e le aziende che, anche in questa edizione, accolgono le sfide del mondo contemporaneo mostrandoci possibili stili di vita futuri. Abbiamo selezionato una serie di prodotti che possono aiutare a comprendere in che direzione stanno andando i design brand e quali saranno i prossimi trend. Parlando di sedute, l’azienda Arper è stata selezionata con Adell, disegnata da Lievore + Altherr Désile Park. Progettata mettendo al centro la sostenibilità, può essere disassemblata per allungare la vita del prodotto attraverso la sostituzione, la riparazione o il riuso dei singoli componenti, oppure per il corretto smaltimento a fine vita. Bell Chair, di Konstantin Grcic Design per Magis, è una seduta monoscocca in polipropilene riciclato, economica, versatile e di alta qualità. Usa il minimo materiale indispensabile, è più leggera di circa un chilo e mezzo della media delle sedie in plastica e riduce il consumo di energia in fase di produzione. Bell Chair ha anche un proprio speciale imballaggio, riutilizzabile, che riduce l’ingombro e può essere usato anche come espositore. Babila XL recycled grey è la sedia disegnata da Odo Fioravanti per Pedrali, una poltroncina con la scocca in materiale riciclato. Il rivestimento imbottito la rende completamente sfoderabile, facilitando pulizia, manutenzione e separazione dal prodotto. Anche il materiale scelto per le gambe è certificato e trattato con vernici all’acqua realizzate con materiali rinnovabili. Jean-Marie Massaud per Poliform reintepreta in chiave contemporanea i divanetti in cuoio dei club del secolo scorso. Nasce, così, Le Club, poltrona tra artigianalità e tecnologia: comfort e qualità dell’esecuzione, alleggerimento e semplificazione delle forme e dei materiali. La SI-SI Collection, di Meneghello Paolelli Associati per S•CAB, è stata selezionata per l’attenzione al processo di produzione industriale: la collezione è il risultato di uno studio preciso, dalla riduzione del numero dei componenti, alla loro intercambiabilità. Anche Zanotta insieme a Patrick Norguet punta al minor uso di elementi. Dan ha una struttura in acciaio, seduta e schienale realizzati con cinghie elastiche tese e fissate con un sistema a incastro a scomparsa. La sedia è smontabile per la manutenzione e a fine vita i singoli componenti sono riciclabili.
Tra i progetti selezionati nel mondo dell’illuminazione troviamo Linea, di Bjarke Ingels Group per Artemide. Un prodotto innovativo che consente infinite applicazioni grazie alla sua flessibilità e alla qualità della luce. Resiste agli agenti atmosferici, a temperature da -20 a +40 °C, ha efficienza altissima, è di facile manutenzione e di lunga durata. Teleta, la lampada a sospensione di Alessandro Zambelli per Caimi Brevetti, non si limita a illuminare, ma purifica anche l’aria. In ceramica smaltata, è dotata nella parte superiore del paralume di un filtro che assorbe l'aria spinta verso l’alto dal calore generato dal corpo illuminante LED, purificandola. Caimi Brevetti è stata selezionata anche per Caimi Lab, il complesso di laboratori per la ricerca avanzata in campo acustico, la sperimentazione di nuovi materiali e la formazione. Per Foscarini vengono selezionati Tobia di Ferruccio Laviani e Sun-light Love dello Studio Tord Boontje. Per Sistemi di comunicazione e brand identity viene scelto anche il progetto Vite, realizzato con White Box Studio e Designwork. Un modo di raccontare la propria identità in maniera non convenzionale, lontana dalle dinamiche del design, quasi una sfida: parlare di luce partendo dalle persone che vivono negli spazi che le lampade illuminano. Tornando ai prodotti, Astra, di David Dolcini per Porada, reinterpreta la tipologia chandelier con l’uso del legno massello. Con un’eccellente versatilità compositiva, si può adattare a vari ambienti grazie alla regolabilità dei singoli elementi.
Altri prodotti selezionati da menzionare sono la versatile cucina a monoblocchi di Piero Lissoni, Combine Evolution, per Boffi; NVL Table di Jean Nouvel per MDF Italia, un tavolo monomaterico il cui piano sottile e leggero sembra galleggiare sulla base; la famiglia di tavolini Lego, dialogo tra due forme geometriche e due materiali, cemento corroso dal sale marino e metallo, disegnata da Draga & Aurel per Visionnaire. Tra gli arredi e complementi per la casa c’è anche Horizons, pregiato contenitore-vetrina di Dante Bonuccelli e Avenue Architects per Molteni&Co. Sipario, un versatile sistema di pareti divisorie per esterno in plastica rigenerata, creato da Raffaello Galiotto per Nardi. Facile da montare, presenta una fioriera autoirrigante e dotata di un serbatoio da 8 litri. ReThinking The Future – Anthology One è la collezione di rivestimenti di Tabu che invita a un miglior uso della materia prima. Anche il processo produttivo si ispira alla circolarità, intesa come efficienza delle scelte energetiche e dell’uso o riuso appropriato di tutte le risorse in tutto il ciclo di fabbricazione.
Dai materiali riciclati al riutilizzo dei componenti, senza dimenticare l’attenzione per la qualità dei prodotti e la circolarità dei processi di produzione, questi sono solo alcuni dei temi che i progetti dell’ADI Design Index 2021 cercano di affrontare.