Storie Apple Marina Bay Sands Testo di Patrizia Malfatti Aggiungi ai preferiti Photo by Finbarr Fallon Una grande bolla trasparente galleggiante celebra la luce al suo stato puro. Il neo-store di Apple a Singapore assicura un’inedita esperienza retail, garantita dallo studio Foster + Partners. Non c’è il due senza il tre, e in questo caso è più che mai appropriato dirlo. Apple, il colosso di Cupertino, lo scorso settembre, ha aperto, infatti, il suo terzo negozio a Singapore, dopo quelli di Orchard Road, inaugurato nel 2017, e quello all'aeroporto Jewel Changi, nel 2019, con la cascata più alta al mondo in un luogo chiuso. Questo terzo retail store ha il primato, invece, di essere il primo fra i 510 in 25 paesi a essere costruito sull’acqua. La presenza di Apple a Singapore – e questo spiega questa triplice presenza – risale a più di 40 anni fa, quando venne aperta la sede in Ang Mo Kio, responsabile della produzione della maggior parte dei circuiti stampati per i computer Apple II in tutto il mondo. L’Apple Marina Bay Sands si presenta come una bolla trasparente, galleggiante su un alto zoccolo di vetro nero nella splendida baia di Singapore, nel quartiere che con i suoi Supertrees, i giardini verticali che sembrano alberi con ampie tettoie e luci serali colorate, gli avveniristici grattacieli e i lussuosi hotel è, al momento, il luogo più cult della città. Photo by Finbarr Fallon Il progetto è il risultato della stretta collaborazione tra il team di progettazione di Apple e quello di ingegneria e design di Foster + Partners, lo studio londinese capitanato da Sir Norman Foster, che da diversi anni firma tutti i flagship store dell’iconico marchio intrinsecamente legato al design. Un sodalizio, quello con Sir Norman Foster, avviato nel 2017 con l’Apple Park di Cupertino, la mastodontica “astronave” fortemente voluta da Steve Jobs come nuova sede della società. E continuato con l’incarico di rinnovare l’atmosfera sociale ed educativa dei punti vendita. Lo store è in piena sintonia con la spaziosità, trasparenza e luminosità di tutti i punti vendita Apple che rappresentano un luogo di riferimento vincente per la progettazione di flagship retail store. Una vera e propria vetrina sul mare. La filosofia progettuale del retail secondo Apple ambisce a grandi vetrine che ripensano il rapporto con la città, oltre che a iconiche scale galleggianti, e a una semplicità espositiva minimalista fatta di tavoli rettangolari e mensole per il prodotto, scaffali per gli accessori, oltre a un banco per il servizio di assistenza gratuito in loco, il Genius bar, uno dei punti di forza dei negozi Apple. Photo by Finbarr Fallon L’edificio consiste in una struttura a cupola interamente in vetro e autoportante. Dieci sottili montanti verticali tengono insieme i centoquattordici pannelli di vetro che consentono una vista mozzafiato a 360° della città e del suo incredibile skyline. Un volume e uno spazio che segnano un’indimenticabile esperienza per chi lo visita o anche solo per chi lo guarda dall’esterno. Una duplice intensa esperienza perché di giorno i pannelli di vetro riflettono all’interno lo skyline e il movimento dell'acqua, mentre i bianchi anelli concentrici dei deflettori creano continui e inaspettati giochi di luce in dialogo con il fascio luminoso che scende senza ostacoli dall’oculus centrale, ispirato al Pantheon romano. Di notte, invece, questa avveniristica cupola geodetica si illumina, evocando le tradizionali lanterne che contraddistinguono la Festa di metà autunno di Singapore. “L’Apple Marina Bay Sands, spiega David Summerfield di Foster + Partners, consiste in un delicato equilibrio tra trasparenza e ombra. La struttura dissolve la barriera tra interno ed esterno, creando una piattaforma minimale che galleggia delicatamente sull’acqua, rivolta verso la baia e lo spettacolare skyline di Singapore”. Precisa Stefan Belig, sempre dello studio londinese: “La cupola appare effimera. L’effetto è molto rilassante e il mutamento dell’intensità e del colore della luce è ipnotizzante. Non si tratta solo della celebrazione degli incredibili prodotti Apple, ma della celebrazione della luce”. Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Photo by Finbarr Fallon Lo spazio interno, dal diametro di 30 metri, è un grande open space interrotto solo da una video-wall centrale, dove vengono proiettati eventi culturali o sessioni educative, come Today At Apple. Un filare di dieci alberi lungo la circonferenza interna della cupola, a cui corrispondono altrettanti tavoli espositivi disposti a raggera intorno al perimetro, accoglie nello store il verde della città – ricordiamo che Singapore è la città più green dell’Asia – cancellando la distinzione tra indoor e outdoor e offrendo ai visitatori un riparo dalla luce tropicale e sorprendenti giochi d’ombre. Panchine sparse con sedute in pelle, in una palette di colori chiari come le finiture e gli altri arredi, servono come luoghi di sosta, ma diventano anche osservatori panoramici verso la spettacolare Marina Bay. Al negozio si accede dall’esterno lungo una passerella che sale dalla riva, contrassegnata da un piccolo cartello Apple, oppure dal vicino centro commerciale The Shoppes tramite una new entry per un Apple store, la scala mobile. Una scala curva, un ascensore cilindrico e altre scale mobili scendono invece al livello subacqueo, dove un tunnel sottomarino porta a una sala riunioni e a un altro spazio espositivo. Pronti ad accogliervi il team dei Genius: 148 assistenti che, nel complesso, parlano 23 lingue.