Manifestazioni Arredare la collettività Testo di Elisabetta Donati de Conti Aggiungi ai preferiti Ph. credits Tanja Viganò Le nuove frontiere della comodità in uffici, spazi pubblici e luoghi dell’attesa, tra sistemi modulari, colori e alcove di design Tra gli spazi sempre più ridotti delle città, la vita digitale e la frenesia della ripresa, c’è sempre più bisogno di pensare al comfort a tutto tondo, una qualità del quotidiano da valorizzare anche negli spazi “dell’efficienza”. Le aziende dell’arredo infatti sanno bene quanto è importante che anche i luoghi più funzionali e tecnici - uffici, sale d’attesa, ma anche lounge degli aeroporti o atrii di musei, hotel o biblioteche - siano in grado di mettere a loro agio gli avventori, con aree relax dedicate, o più ampi interventi di interior design che aiutino a rompere il ghiaccio e diano vita a situazioni più rilassanti, sul lavoro così come nella vita privata. Al “supersalone” sono molteplici le proposte che pongono l’accento sulla necessità di rendere gli spazi confortevoli e informali, senza rinunciare all’eleganza e alla qualità artigianale. Ed è proprio da questa visione che prendono vita isole imbottite senza schienali, lunghe panche da comporre e disporre a piacimento sbizzarrendosi con gli accostamenti di colore, e persino morbide nicchie per non dover mai rinunciare ad un momento di privacy. Tutto da scoprire nelle nuove collezioni. Ron Gilad ha immaginato per Molteni&C (Pad 02, Stand A 23) uno stand che celebra l’immaginazione, il viaggio e soprattutto il comfort: seduti su una serie ritmata di poltrone Round D.154.5 (progettate da Gio Ponti nel 1954 e rieditate quest’anno) si può guardare il paesaggio dai finestrini. Una modalità allestitiva inaspettata che racconta una delle miriadi di declinazioni possibili di questo iconico elemento d’arredo, in grado di rispondere ai bisogni del living così come a quelli degli spazi collettivi. Molteni&Co, Ph. credits Tanja Viganò Anche il divano Gala, disegnato da Cristina Celestino per Saba (Pad 04, Stand E 02), è pensato per essere inserito in interni di ogni tipo, dai contesti abitativi all’hotellerie. Il setto verticale che delinea lo schienale, infatti, si presta ad essere accoppiato con pouf-sedute di diverse profondità; si crea così un’isola flessibile da configurare liberamente, che caratterizza lo spazio con la sua presenza e diventa un elemento di arredo che agevola i momenti di scambio ma permette anche un certo grado di riservatezza grazie alla spina centrale. Sistemi in grado di creare isole complesse, flessibili, e rispondenti alle esigenze più diverse sono anche quelli portati al “supersalone” da LaCividina (Pad 02, Stand L 10), che con Couchette - disegnato da Lucidi Pevere - e Node+ - firmato da Ben van Berkel / UNstudio - spinge più in là la traduzione formale di questo concetto. Il primo sistema, ispirato alle omonime cuccette del treno, è pensato per dar vita ad una catena di ambienti uniti ma isolati tra loro, grazie alla possibilità di combinare 38 elementi, tra cui pannelli imbottiti fonoassorbenti e altri accessori come tavolini, connessioni elettriche-USB e ganci appendiabito. Anche il secondo sistema, Node+, può trasformarsi in uno spazio di lavoro temporaneo e all’occorrenza silenzioso: la collezione comprende elementi imbottiti, schienali, pareti divisorie e accessori con cui si possono configurare soluzioni da dedicare al relax e al lavoro, alla privacy e alla socializzazione – anche tutte nello stesso momento. LaCividina, Ph. credits Tanja Viganò Anche la linea Sys permette di sbizzarrirsi con combinazioni ideali per essere inserite in contesti come sale d’attesa, spazi di lavoro, musei, ristoranti, scuole, negozi e aree di incontro e condivisione. Grazie a un sistema di aggancio dei moduli veloce e intuitivo - immaginato dallo studio mC.dsg per l’azienda Infiniti (Pad 03, Stand F 18) - è possibile smontare, spostare e riconfigurare il divano, da lunghe soluzioni lineari che seguono le pareti a quadrati multicolor che sembrano grandi pouf, fino a forme più complesse che si adattano alle idee progettuali più audaci. Anche in questo caso, una serie di accessori come tavolini, braccioli e prese elettriche completa la serie. Infiniti, Ph. credits Tanja Viganò Spazio dedicato all’ufficio in cui più spiccatamente si intersecano le esigenze di privacy e condivisione, lavoro e relax, è quello allestito al “supersalone” dalla milanese Cuf (Pad 03, Stand F 26), che ha portato una lunga rivisitazione del sistema componibile Fusion disegnato da J. Bennett e S. Adachi.