Arredi polifunzionali per una casa ibrida

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Marcell, Tonelli Design

Tavoli che diventano scrivanie, pareti divisorie che trasformano le stanze, scrittoi e letti che appaiono da un vano nella parete: lo spazio si fa liquido, aperto alle nostre abitudini post-Covid che nel nucleo domestico concentrano una nuova molteplicità di funzioni

Arredi trasformabili, polifunzionali, adatti alla casa ibrida, dove lo spazio è sia domestico che di lavoro: è una tendenza che la pandemia ha accelerato, un’esigenza che prima nasceva magari dalla mancanza di spazio, da case piccole e multitasking, e ora è spinta anche dallo smart working e dalle nuove abitudini post-Covid. Le aziende si adeguano: studiano divisori per tavoli e pouf fonoassorbenti, coffee table che si piegano e appendono. Offrono sgabelli con tavolino incorporato, letti e scrittoi che appaiono da un vano della parete, pareti divisorie per trasformare le stanze, cabinet all’apparenza minimali che si aprono svelando un mondo interiore, vani inseriti dappertutto per tenere in ordine l’universo liquido dentro cui stiamo ormai nuotando.

Clei, Tonale 281 Power

È un sistema trasformabile a doppia funzione con divano basculante e movimento traslatorio, integrato al sistema con letto matrimoniale verticale a scomparsa con rete presso piegata brevettata e apertura automatizzata.

Clei Mews21 - Tonale 281 + Wally Office

Tonale 281 + Wally Office, Clei

Acerbis, Florian

Disegnato originariamente da Vico Magistretti nel 1989 e ora rieditato, è un tavolino a più livelli costruito su una struttura ispirata a un manico di scopa; si ripiega completamente per essere appeso alla parete. In legno di frassino con meccanismo in ottone.

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Florian, Vico Magistretti for Acerbis. Ph. credits Lorenzo Cappellini Baio

Caimi Brevetti, Snowpouf

Firmato da Paola Navone, è una seduta agevole da trasportare, grazie ad un semplice laccio, e rivestita in Snowsound Fiber, uno speciale tessuto fonoassorbente brevettato dall’azienda, applicato a una scocca di materiale ligneo e morbido poliestere.

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Snowpouf, Caimi Brevetti

Giorgetti, Houdini

Cabinet progettato da Roberto Lazzeroni: «L’obiettivo era creare un mobile contenitore che avesse una collocazione fluida nell’abitazione: dal living alla zona notte. È un pezzo che sfugge ad ogni classificazione. Non è una credenza, non è un contenitore, non è un mobile bar: è un po’ tutte queste cose».

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Houdini, Giorgetti

Gebrüder Thonet Vienna, NYNY

Mobile contenitore firmato da storagemilano, si definisce nella sovrapposizione asimmetrica di volumi geometrici sospesi grazie al sostegno della struttura in metallo a parete: racchiudono cassetti e due vani con ante, quello inferiore utilizzabile anche come desk.

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NYNY, Thonet

LaCividina, Node+

Disegnato da Ben van Berkel / UNStudio, è un sistema che, a partire da un elemento imbottito, crea spazi per diverse funzioni: i pannelli divisori isolano; braccioli, schienali e cuscini favoriscono posture più rilassate; lo scrittoio diventa una postazione di lavoro; i tavolini fungono da supporto aggiuntivo, anche per il computer.