Non è da meno Citizen, la nuova sedia dall’aspetto anticonvenzionale disegnata da Konstantin Grcic per Vitra. Perfetta per ambienti lavorativi flessibili e informali ma anche per ambiti ben più domestici, si colloca a metà tra una poltrona direzionale e una chaise longue (nella versione con lo schienale alto) o una poltroncina lounge (con schienale basso). La novità sta nel sedile sospeso su tre cavi in acciaio fissati al telaio a sbalzo: Il risultato è una seduta libera di muoversi oscillando e moltiplicando il comfort dello schienale imbottito.
Altro elemento essenziale per un luogo di lavoro è l’organizzazione e l’archiviazione dei documenti: un uso attento ed efficiente di librerie, scaffali e credenze, magari dai colori chiari e brillanti, e una loro disposizione minimalista e intelligente che sappia articolare lo spazio, offrendo, da un lato, sicurezza e privacy e, dall’altro, facilitando la conversazione e lo scambio di idee, conferirà all’ambiente un aspetto aperto e positivo e una sensazione di collaborazione e condivisione. Così, Manerba chiama Philippe Nigro, che, da bambino, ha sicuramento giocato molto con Meccano, Lego o Trasformers perché il sistema Stem da lui progettato è un gioco di incastri e di varianti degni di un piccolo costruttore. Ottimizzare lo spazio, vivendolo bene, era il primo obiettivo. Lo scheletro di Stem, variabile a seconda del numero e delle altezze dei montanti e dei ripiani, può essere vestito da accessori come contenitori aperti o chiusi (laccati in tanti colori o con ante rivestite in tessuto), piccole scrivanie, cassetti e cassettoni, guardaroba, panche, pannelli divisori e fonoassorbenti.
Anche gli scaffali, le cassettiere e i ripiani firmati USM Haller sono oggetti modulari in grado di soddisfare le esigenze organizzative di ampi spazi lavorativi, seppur s’inseriscono in modo naturale anche nel contesto privato. Fra colori ed elementi personalizzabili, rigore formale, flessibilità e semplicità, i sistemi USM si declinano in oggetti che rispondono al desiderio di ordine e riservatezza.
Il colore e la personalizzazione sono elementi fondamentali per il brand danese Montana, soprattutto quando si tratta di home office. Per Peter J. Lassen, fondatore dell’azienda, l’ambiente di lavoro deve esprimere la personalità di chi lo abita e deve essere bello: solo così creatività, efficienza e produttività si possono incontrare. 40 le nuance e infinite le possibilità di personalizzazione dei sistemi per ufficio. Diceva Lassen: “il tuo spazio è un libro a colori: non preoccuparti di restare all'interno delle linee”.
Ma le mutate esigenze di lavoro richiedono anche un maggiore sforzo creativo. Da qui, la nascita di nuove tipologie di prodotto come Napo, disegnato da Raffaella Mangiarotti per IOC. Napo è un contenitore, un tavolino elevabile, un punto di ricarica. In sintesi, una piccola postazione di lavoro. Grazie alla maniglia in cuoio e alle ruote, si trasporta agilmente nel posto in cui si desidera lavorare, dalla poltrona alla scrivania alla chaise-longue, ma è anche una semplice seduta.
Anche Viccarbe propone un tavolino facile da spostare grazie a un manico scultoreo disponibile in metallo, rovere o marmo. È Trino di Elisa Ossino: anima architettonica e vocazione per il palcoscenico, con l’intrinseca eleganza di un design capace di conferire espressività al luogo di lavoro. Ideale per poggiare il portatile o una tazza di caffè rispettando le distanze di sicurezza.
Infine, oggi, silenzio e privacy sono requisiti fondamentali per lo spazio lavorativo. Arredare, dunque, e proteggersi dai rumori allo stesso tempo è un must. La soluzione? Scegliere soluzioni di design colorate e intelligenti, capaci, anche, di “alleggerire” locali formali, reinventare l’ambiente domestico o regalare un tocco green allo spazio. E, allora, Caimi propone Flat di Alberto e Francesco Meda: un sistema di pannelli fonoassorbenti, dalla chiara impronta architetturale, caratterizzato da un disegno pulito e minimale. Quattro diverse forme, a sagoma irregolare, consentono di creare infinite composizioni, anche ardite, oltre a figure geometriche pure.
Invece, Oasis, progettato da Idaid per Slalom, è un oggetto acusticamente efficace, capace di convertire uno spazio in una funzione: grazie alle sue proporzioni e alla sua forma, crea un rifugio acustico da vivere. Un telaio metallico con un tetto di foglie in feltro P.E.T. riciclato si articola in svariate configurazioni e si integra a tavoli e unità di ricarica per dispositivi elettronici. Ideale per identificare aree di incontro mantenendo la corretta distanza ma rinforzando il senso di appartenenza a un luogo, si adatta a qualsiasi tipo di spazio, pubblico o privato, diventando una vera e propria casa “sotto” l’albero.