Storie Carlo Mollino, l’architetto surrealista fuori dagli schemi Testo di Giulia Ossola Aggiungi ai preferiti Photomontage of the Horse Riding Club, Carlo Mollino, 1941. © Carlo Mollino, Collection Rob C. Beyer Park Books edita la prima monografia completa che, attraverso lasciti scritti e vari materiali d’archivio, indaga il contributo di Carlo Mollino all’architettura e al movimento modernista Una personalità poliedrica, un eclettismo innato e un’ossessione per le forme biomorfe e il corpo femminile. Carlo Mollino è genio e sregolatezza. Architetto e designer con idee in largo anticipo sui tempi, ha lasciato un segno importante nel panorama artistico del ‘900. Copertina di Carlo Mollino. Architect and Storyteller Nato nel 1905 a Torino, si forma al Politecnico laureandosi nel 1931. Fotografo, scrittore, alpinista, sciatore, inventore di motori, pilota acrobatico d’aereo e professore di Architettura allo stesso Politecnico di Torino fino alla sua morte nel 1973, Mollino è noto a livello internazionale soprattutto per i suoi arredi - pezzi unici o limited edition, oggi oggetti di culto battuti nelle aste più prestigiose - e per i suoi scatti erotici. Prima con una Leica, poi con una Polaroid, non ha mai smesso di fotografare: dagli interni delle case negli anni ’30 e ’40 alla creazione di collage e fotomontaggi in cui cavalli bianchi galoppano davanti ai suoi edifici fino alle oltre 1.300 polaroid recuperate tra i suoi effetti personali dopo la morte che ritraggono donne (vestite o seminude) in interni eleganti messe in posa da lui stesso: adagiate su una poltrona, nascoste dietro a una tenda di velluto, sdraiate su un tappeto… Self-portrait in the surreal interior of Mollino’s personal studio, Casa Miller in Turin. © Carlo Mollino Ma se negli anni il Mollino fotografo, designer e progettista di interni è stato studiato e approfondito attraverso scritti e mostre in giro per il mondo, è anche vero che molta meno attenzione è stata dedicata al suo contributo nel campo dell’architettura. Partendo da questo presupposto, con il volume “Carlo Mollino. Architect and Storyteller”, edito da Park Books, gli autori Napoleone Ferrari e Michelangelo Sabatino offrono la prima monografia completa della sua opera architettonica. Presidente del Museo Casa Mollino di Torino, co-fondato nel ‘99 con Fulvio Ferrari il primo, e professore presso il College of Architecture dell’IIT di Chicago il secondo, attingendo a ricchi materiali d’archivio, nonché agli scritti dello stesso Mollino, i due autori ritengono che i contributi molliniani all’architettura - e, in particolare, al movimento modernista - sono significativi e peculiari proprio in quanto affini al surrealismo. Teatro Regio 1965-73, Turin. The stage in its original 1973 configuration. © Sergio Cavallo Contando anche gli schizzi di quando era studente universitario, il volume raccoglie, documenta e racconta 122 architetture tra progetti realizzati e mai compiuti (tra questi ultimi sono davvero interessanti: la Casa sull’Altura, la Truss House e la Stazione funiviaria al Fürggen). Sfogliando le pagine del libro, tra disegni, fotografie, schizzi, illustrazioni, saggi e articoli, si possono ammirare e studiare capolavori come il Teatro Regio - con la famosa sala “di una forma intermedia tra l’uovo e l’ostrica” semiaperta verso il palcoscenico - e la Camera di Commercio di Torino, un prisma in vetro e acciaio che sembra fluttuare nel vuoto; ma anche opere prime e meno conosciute come il Circolo Ippico torinese, in piedi 20 anni e poi demolito; la stazione della seggiovia Lago Negro a quota 2.286 metri, un’opera tridimensionale dove la forma di un galeone poggia sulla struttura di un aereo da turismo; la Casa Cattaneo sull’altopiano di Agra, con i suoi sbalzi audaci e belvederi sospesi; e ancora la Casa del Sole, a Cervinia, un condominio in cemento armato di nove piani sormontata e conclusa asimmetricamente da una capanna in legno. Anche se guardando i suoi edifici non è immediatamente evidente che dietro ad essi ci sia la stessa mano, si riconoscono tratti tipici della sua architettura, come la ricerca del movimento volumetrico, della sospensione aerea, delle strutture a sbalzo; la scelta di colori personali e vivaci, utili a creare ambienti che diventano scenografie dell’esistenza; il “femminile” come componente e costante riferimento simbolico; volumi con sporgenze e rientranze disposti a diversi livelli nello spazio; l’utilizzo di linee e superfici curve. I suoi sono anche progetti concettuali che raccolgono riferimenti culturali, letterari, psicologici, funzionali, evocativi. Tanto che nel 2015 Paolo Portoghesi ha scritto: “Uno dei pochi architetti che ha cercato di tradurre la sensibilità surrealista in un’opera di architettura è stato proprio Carlo Mollino”. Con il suo lavoro e le sue passioni Mollino ha contaminato diversi ambiti, senza mai appartenere a un movimento preciso. L’eclettismo che lo caratterizza rende difficile catalogarlo. Ma probabilmente questo, è proprio quello che voleva. Stazione Lago Nero 1946-47, Sauze d’Oulx. The east side of the building. © Foto E.P.T. Stazione Lago Nero 1946-47, Sauze d’Oulx. The east side of the building. © Foto E.P.T. Regio Opera House auditorium. © Photograph Pino Musi, 2016 The small service building with stairwell on the west, rear, side of the Horse Riding Club. © BCA. Fondo Carlo Mollino Mollino testing his self-designed racing car, the Bisiluro (twin torpedo), on the road that leads out of Turin to the royal Stupinigi Hunting Lodge, 1955. © Elirio Invernizzi Teatro Regio 1965-73, Turin. © photograph Pino Musi, 2016 The RAI Auditorium photographed in its original 1952 configuration. View of the roof of the Regio Opera House. Titolo: “Carlo Mollino. Architect and Storyteller” Autore: Napoleone Ferrari e Michelangelo Sabatino Casa editrice: Park Books Anno di pubblicazione: 2021 Pagine: 456 Lingua: Inglese
Sostenibilità Solaris Community, la piattaforma che aiuta le aziende a rigenerare gli scarti Un network mondiale di oltre 250 esperti aiuta industrie e istituzioni ad abbracciare l’economia circolare. Affinché la valorizzazione dei rifiuti diventi virtuosa e alla portata di tutti Giulia Zappa
Storie 10 hotel di design dove alloggiare durante il Salone 2025 In collaborazione con MiCodmc, una selezione di destinazioni da scoprire durante la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano, in programma dall’8 al 13 aprile