A che punto è il design dell'arredobagno in relazione alla sostenibilità idrica?
Prova a rispondere “Under the Surface”, l'installazione progettata e realizzata da Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi per il Salone Internazionale del Bagno 2024
L’acqua è uno dei beni più preziosi per il Pianeta. È importante per il benessere delle popolazioni e per lo sviluppo della biodiversità. Proprio per questo, in occasione del Salone Internazionale del Bagno, l’installazione "Under the Surface" coinvolgerà i visitatori in modo immersivo per ragionare sul tema della relazione positiva e rispettosa con questa risorsa e sul ruolo della filiera dell'arredobagno nel guidare verso un uso più consapevole dell'acqua. Il progetto, visitabile all’interno del padiglione 10 è frutto di un lavoro sinergico tra Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi. Un’isola sommersa che nasce con l’obiettivo di generare un racconto visivo e al contempo creare consapevolezza rispetto all’impatto ambientale nel proprio vissuto quotidiano legato all’uso dell’acqua.
Gabriel Zangari, Design Group Italia: Nel mondo del design crediamo fortemente che l’innovazione sia la chiave per costruire un futuro sostenibile. La nostra filosofia di progettazione è radicata in un approccio graduale, passo dopo passo, per favorire progressi sempre crescenti. Anche se ammiriamo e apprezziamo le invenzioni rivoluzionarie che attirano l’attenzione globale, sappiamo che i miglioramenti quotidiani e diffusi sono altrettanto preziosi. L’industria del settore del bagno è già fortemente impegnata a individuare soluzioni innovative che permettano un consumo attento delle risorse idriche. “Under the Surface” nasce per raccontare al pubblico come i materiali, le tecnologie e il design all'avanguardia, di cui si avvalgono gli attori del settore bagno, partendo dalla produzione e fino all’utilizzo da parte del consumatore, siano elementi cardine per l’adozione di scelte di consumo più consapevoli, nonché l’adozione di buone pratiche intuitive, capaci di migliorare le nostre esperienze quotidiane nel rispetto delle risorse più preziose del Pianeta.
GZ: “Under the Surface” racconta la complessità del mondo in cui viviamo, dove non è più possibile analizzare solo la superficie delle cose ma è necessario andare a fondo.
Attraverso i rilievi, i riflessi e l’immersione totale nei 400 m2 di installazione, il visitatore si immergerà in un tributo alla bellezza e all'importanza dell'acqua, ma soprattutto potrà trarre gli spunti per riflettere su come risorse naturali e innovazioni possano e debbano relazionarsi armoniosamente, per un progresso positivo e molto umano.
GZ: “Under The Surface” prende la forma di un’isola sommersa, che avvolge e sovrasta per ricordarci quanto la natura sia grande, quanto l’uomo sia legato da un rapporto di dipendenza con le fonti del pianeta e quanto, una civiltà che si definisce matura e consapevole, abbia come dovere la protezione e la cura di tali risorse. A questa dimensione spaziale si aggiunge poi un livello narrativo, caratterizzato dalla rappresentazione visiva di dati: la scelta di utilizzare il linguaggio intuitivo della data-visualization permette di coinvolgere i visitatori su più livelli, costruendo un racconto che avvolge lo spazio e che lo trasforma in un’esperienza immersiva e multisensoriale.
Gabriel Rossi, Accurat: Per il progetto abbiamo costruito una narrazione che si articola su due piani che, dialogando nello spazio, contribuiscono a creare un'immagine completa del rapporto simbiotico che c’è tra uomo, acqua e progettazione.
Un primo livello di racconto è stato sviluppato sul fondale marino ricreato dalla nostra installazione, dove i riflessi e le rifrazioni della luce, ma anche i suoni sottomarini, prendono la forma di visualizzazioni di dati organiche e dinamiche, a tratti zoomorfiche, e raccontano la storia del nostro rapporto con le risorse idriche globali, attraverso i numeri raccolti da World Bank su precipitazioni e accesso all’acqua. I dati della Banca Mondiale creeranno tre racconti suggestivi, dove i numeri su risorse rinnovabili di acqua dolce pro capite, quelli sul prelievo di acqua e i dati sulle precipitazioni si trasformeranno in banchi di pesci immaginari, geyser sottomarini e in un tappeto sonoro data-generated. Questa rielaborazione artistica di dati fattuali significativi accompagnerà e sorprenderà i visitatori durante tutta l’esplorazione dell’installazione.
Ci sarà poi una dimensione più intima e raccolta, ricreata all’interno di piccole grotte sottomarine, dove dati sulle innovazioni di processo e prodotto nell'ambito dell'arredo bagno provenienti direttamente dai brand che partecipano al salone prenderà la forma di paesaggi astratti e misteriosi, che abbiamo ricreato con modellini e ologrammi. Qui, le informazioni raccolte tramite un sondaggio inviato ai brand partecipanti al Salone genereranno dei racconti dinamici basati sulla loro combinazione con i dati sui prodotti provenienti dai vastissimi database forniti dalla Unified Water Label Association. Attraverso questo set di dati e la loro rielaborazione, creeremo tre momenti di approfondimento che porranno l’attenzione su:
1. riuso e riciclo di acqua e materiali plastici e metallici durante i processi produttivi e nel design di prodotto;
2. tecnologie che consentono un risparmio idrico durante l’utilizzo dei prodotti;
3. innovazioni che permettono di ridurre l’impatto energetico e tutelare l’ambiente e la salute delle persone.
Il cuore del progetto è quindi un’alternanza tra esterno e interno, tra macro e micro: i visitatori saranno in grado di interagire con l'ambiente e apprezzeranno un quadro completo delle diverse dinamiche in gioco in un sistema complesso e interdipendente come quello dell'acqua.
Emiliano Ponzi: La Manifestazione è una grande piazza con tante persone che parlano, lavorano, vanno, vengono, ridono, fanno nuove conoscenze e business. È un luogo dove emergono concetti importanti che vanno trasmessi perché è anche questo rende il Salone un vettore di cultura.
Il nostro obiettivo principale è stato quello di rendere accessibili le informazioni in maniera meno frontale, utilizzando lo stupore come mezzo.
Abbiamo creato un mondo fantastico che porta il visitatore in un luogo altro, lo vuole stupire ed emozionare. Così, preso e perso tra isole sommerse e riflessi del sole sul fondo sottomarino, può vedere i dati di contesto sul consumo dell’acqua e, avvicinandosi ad alcune nicchie, potrà scoprire le tecnologie meno visibili e le innovazioni contenute in molti prodotti presentati al Salone Internazionale del Bagno.