Manifestazioni Che Salone sarà? Rispondono le aziende dell’arredobagno Testo di Sara Deganello Aggiungi ai preferiti Falper, Cilindro accessories, design Victor Vasilev, ph. Alberto Strada A giugno si terrà il prossimo Salone Internazionale del Bagno: una rassegna che mancava dal 2018. Che edizione sarà? L’abbiamo chiesto ad alcuni capitani d’azienda del settore Il Salone Internazionale del Bagno, la più giovane tra le rassegne di settore all’interno del Salone del Mobile, si prepara per l’edizione 2022, dal 7 al 12 giugno a Fiera Milano, Rho. “Con il Salone 2022 finalmente le aziende torneranno a esporre fisicamente con gli stand, costruiti per proporre tutte le novità dal vivo. Questo permetterà di avere una vetrina sul mondo del design ma anche su quello della distribuzione, con tutti gli attori che finalmente potranno essere insieme. È dal 2018 che questo non avviene. Nel 2020 l’edizione è stata sospesa per la pandemia in corso, ma nel 2021 il Supersalone ci ha comunque permesso di reincontrarci di persona e di mettere in mostra dal vivo i nostri prodotti. Per ovvi motivi non ha potuto avere la forza che ha un Salone tradizionale. Ma averlo organizzato ed esserci è stato comunque importante. Ora con l’edizione del 2022 ci auguriamo di tornare davvero alla normalità”, commenta Elia Vismara, presidente di Assobagno. Anche tra le aziende, la voglia di tornare a vivere una rassegna in presenza è un sentimento diffuso. Con l’aspettativa di vedere anche un’evoluzione, maturata in questi anni di relazioni virtuali. Secondo Francesco Safak Fila, Commercial Leader Italia di Ideal Standard, “Ritrovarsi faccia a faccia con tutti i nostri interlocutori sarà per noi un valore, una forza tangibile. Sarà un momento unico per tutti, sia aziende che visitatori: poter confrontarsi con un grande pubblico dal vivo, vivere il Salone con tutta la bellezza e l’intensità della vita in fiera, con le corsie piene di gente e una città in pieno fermento. Al netto della situazione contingente, mi aspetto un format rinnovato e trasversale che permetta di creare un’esperienza globale che unisce innovazione, impegno e coesione. Immagino un Salone come laboratorio di sperimentazione e contaminazione, un luogo di incontro e di nuove opportunità per riflettere sul mondo del design e del progetto. Una manifestazione di straordinario valore, capace di intrecciare design, tecnologia e storia”. Tubes, I Ching, design Elisa Ossino, image courtesy Lo spazio del Salone si conferma come l’occasione di prova, di convalida dei percorsi dei singoli che si confrontano poi insieme. “Siamo felici di ritrovare l’occasione di incontrare il nostro pubblico. Il Salone del Mobile di Milano è sempre stato per noi un momento fondamentale, di confronto e di verifica della bontà delle nostre scelte. Durante questi quattro anni abbiamo avuto l’opportunità di sviluppare diversi nuovi progetti, alcuni completamente inediti, altri da intendersi come naturale evoluzione di modelli in collezione. Nonostante le difficoltà di questo periodo, il dialogo con i nostri designer si è sviluppato con il solito entusiasmo, anche grazie all’utilizzo di piattaforme digitali che si sono rivelate molto efficaci”, osserva Stefano Brescacin, amministratore delegato di Milldue, che dopo una presenza ininterrotta di 9 edizioni, e dopo la forzata assenza del 2020, parteciperà al prossimo Salone Internazionale del Bagno con due spazi distinti, dedicati ai brand Noorth e Vitage. L’aggiornamento collettivo, tutti insieme nello stesso momento, è di certo qualcosa che negli ultimi anni è mancato. Come sottolinea l’amministratore delegato di Tubes Cristiano Crosetta: “Sono certo che quella di giugno sarà una grande edizione del Salone, sia per la quantità di visitatori sia per la qualità dei profili che approfitteranno di questo importante appuntamento per aggiornarsi sulle novità del settore. Lo abbiamo visto durante il Supersalone, dove Tubes ha avuto un grande flusso di visitatori, professionisti e non, da tutto il mondo. L’Italia, e in particolare Milano, capitale mondiale del design, devono ritornare a mostrarsi nella loro pienezza. Noi come azienda di design, abbiamo la voglia e l’esigenza di far vedere i nostri prodotti, di dialogare in fiera, di valorizzare la qualità che ci contraddistingue attraverso la reale esposizione delle nostre novità. Il virtuale sarà una parte integrante ma non esaustiva della nostra comunicazione”. Noorth, Collezione Azuma 19.01, design Lievore+Altherr Desile Park, photo courtesy Luca Fallavena, amministratore delegato di Falper, mette l’accento anche sugli elementi tattili, un aspetto fondamentale del prodotto di design che il virtuale non è riuscito a soppiantare in questi anni di distanze forzate, ma non solo: “L’importanza di ritrovarsi di persona ha una valenza commerciale ma anche umana e creativa. Toccare con mano finiture e materiali, per un prodotto come il nostro che ha fatto della qualità e della cura del dettaglio il proprio marchio di fabbrica, è sicuramente cruciale. Inoltre, la possibilità di incontrarsi de visu continua a rappresentare una solida base per i nostri rapporti commerciali. La strategia dell’azienda è di avere pochi dealer molto selezionati, persone che capiscano e abbraccino il concept del brand, con l’obiettivo di supportarli ed affiancarli a 360°. Abbiamo fatto grandi progressi negli ultimi due anni, come dimostra il fatturato e l’imminente ampliamento con un nuovo settore merceologico, e siamo ansiosi di ripartire a pieno regime. In occasione del Salone del Mobile 2022, accanto alle ultime novità legate al mondo del bagno presenteremo un concept inedito di cucine di lusso. Siamo lieti di rivelare un progetto così ambizioso durante questa edizione della fiera, finalmente di nuovo in presenza e così significativa per il comparto”. Il Gruppo Geberit, “partecipa al Salone Internazionale del Bagno presentando per la prima volta sotto il marchio unico Geberit la propria vasta offerta dentro e fuori la parete”, racconta Giorgio Castiglioni, Managing Director Marketing e Comunicazione dell’azienda. Anche per lui, il ritorno in presenza è un aspetto fondamentale: “Dopo due anni di eventi digitali, siamo felici di poter nuovamente incontrare i visitatori in presenza all’interno della House of Geberit, uno stand di 400 mq di nuova concezione progettato dallo studio Ippolito Fleitz Group di Stoccarda dove scoprire passo dopo passo e toccare con mano tutte le novità 2022 del gruppo: dalle collezioni ceramiche di design, alle soluzioni per ogni esigenza, ai vasi bidet AquaClean fino ai sistemi per l’acqua potabile e lo scarico, lungo un percorso sviluppato per competenze in cui design funzionale e tecnologia, le due anime del brand, si integrano sinergicamente”. Anche Stephan Tahy, CEO di Duravit, ricorda le potenzialità degli incontri di persona, accanto alle comunicazioni digitali: “L’intero team ha lavorato a lungo e meticolosamente al lancio sul mercato delle novità di quest’anno e non vediamo l’ora di presentarle personalmente e di scambiare idee con nuovi creativi, icone della scena del design, architetti, artisti ed esperti. Saremo davvero felici di vedere sia volti nuovi che volti familiari in fiera. Perché lo scambio personale, gli incontri casuali nei corridoi fieristici e il poter toccare con mano i prodotti restano esperienze importanti anche nell’era digitale. Il Salone per noi è una delle più importanti fiere internazionali e Milano è sempre speciale. Non vediamo l’ora di sentire nuovamente l’ispirazione e la creatività nell’aria di questa città profondamente legata al design!”. Ideal Standard, vasca e miscelatore Conca, Atelier Collections, photo courtesy Ideal Standard, vasca e miscelatore Conca, Atelier Collections, photo courtesy Tubes, I Ching, design Elisa Ossino, image courtesy Geberit, Olona, photo courtesy Geberit, AquaClean Mera, photo courtesy Falper, Cilindro accessories, design Victor Vasilev, ph. Alberto Strada Noorth, Fjord 1905, design Giuseppe Bavuso Noorth, Fjord 1901, design Giuseppe Bavuso Duravit, serie D-Neo, design Bertrand Lejoly, photo courtesy Duravit, serie D-Neo, design Bertrand Lejoly, photo courtesy Duravit, serie D-Neo, design Bertrand Lejoly, photo courtesy Francesco Safak Fila, Commercial Leader Italia di Ideal Standard Stefano Brescacin, amministratore delegato di Milldue, ph. Menghi Cristiano Crosetta, amministratore delegato di Tubes, photo courtesy Luca Fallavena, amministratore delegato di Falper, ph. Giovanni Battista Righetti Giorgio Castiglioni, Managing Director Marketing e Comunicazione di Geberit, photo courtesy Stephan Tahy, CEO di Duravit, photo courtesy