Come un album di famiglia: 160 anni di legno curvato per l’azienda Ton
In un volume tanto atipico quanto godibile, il teorico e curatore di design praghese Adam Štěch racconta la storia di Ton, azienda ceca che da sei generazioni lascia il segno nel settore.
È dal 1861 che a Bystřice pod Hostýnem si lavora il faggio, senza interruzione. E così, questo paese della Moravia, nella parte orientale della Repubblica Ceca, è diventato sinonimo di legno curvato. È lì, infatti, che Michael Thonet, insieme ai cinque figli, apre quella che ancora oggi, dopo centosessant’anni, è un’azienda leader nella produzione di questa tipologia di arredi, unica nel suo genere. Il lungo e solido racconto è stato affidato dalla stessa Ton ad Adam Štěch, giornalista e studioso di design e architettura del 20° secolo, nonché di origini ceche. Andato, quindi, alla ricerca delle radici del suo paese e della sua cultura. E dove, in questi paesaggi reali e immaginari, ha incontrato le fondamenta e l’anima della Ton.
+ - 160 Let Years non abbraccia solo queste sedici decadi, ma spazia sia nel prima che nel dopo. Parte dal 1796 e da Boppard: anno e luogo di nascita, vicino a Coblenza, di Michael Thonet, capostipite di questa famiglia di imprenditori, ora alla sesta generazione. Avviato alla falegnameria da ragazzo e attratto dalle varie possibilità della lavorazione del legno, Thonet è soprattutto determinato e con un preciso obiettivo: ottenere elementi curvi non attraverso l’accostamento di pezzi, ma tramite la modifica di una fibra longitudinale che, portata nella posizione desiderata e poi essiccata, diventa essa stessa il pezzo finale. La seduta Bobbard, datata 1836, è un primo timido esempio di questo suo ampio futuro catalogo.
Le capacità di ebanista di Thonet vengono notate, nel 1841, dal cancelliere austriaco Klemens von Metternich, che lo incoraggia a trasferirsi nella dinamica Vienna. Qui, nel 1853, Thonet lascia la ditta ai cinque figli, rinominandola Gebrüder Thonet e, tre anni dopo, apre invece il suo primo impianto nell’attuale Repubblica Ceca, a Korićani, nella Moravia del sud, seguito poi, nel 1861, da quello di Bystřice pod Hostýnem, ancora oggi headquarter dell’impresa. Zone entrambe ricche di foreste di faggi, di quel legno da lui molto amato e con cui aveva iniziato a produrre i primi saggi. Aree anche collocate in posizione logistica favorevole grazie alla vicina ferrovia e ricche di gente laboriosa e capace. Thonet non solo aveva uno spiccato talento imprenditoriale, ma anche una visione pionieristica nella presentazione e promozione di prodotti, riuscendo a vincere molti premi a varie esposizioni internazionali, come quelle di Sydney (1879), Brussels (1880) e Londra (1884). Icona della sua prima produzione, e ancora oggi uno dei pezzi cult, fu la seduta n. 14: creata nel 1820 dalla danhauser, fu però realizzata su scala industriale da Thonet nel 1859, con soli 6 pezzi di legno curvato, 8 viti e 2 bulloni, contro gli 8 pezzi e le 20 viti di oggi. 10 milioni i pezzi venduti nel mondo al 1914.
È proprio per questa innovativa tecnica della curvatura del legno massello che nel 1856 Thonet ottiene la licenza di brevetto con diritti esclusivi. Brevetto che nel 1869 decide di liberalizzare anticipatamente dando il via a una fioritura di fabbriche specializzate: da lì, a fine secolo, nel solo Impero Austro-Ungarico se ne contano quasi 100, tra cui la concorrente Jacob & Josef Kohn che lavorò, in contrasto con l’understatement di Thonet, con architetti di fama come Joseph Hoffman, Otto Wagner e Adolf Loos.
Nel 1924, in seguito alla grande crisi economica post-bellica e alla fusione di alcune aziende concorrenti nella Mundus-Kohn, la Gebrüder Thonet si unisce a questo nuovo gruppo dando vita a Thonet-Mundus, la più grande azienda di arredi del mondo. Vicissitudini varie portano poi a diversi cambi di proprietà e di nomi, fra cui l’attuale – acronimo di Továrny na ohýbaný nábytek, in ceco azienda per la curvatura legno – che risale al 1953. Quella che invece non è mai cambiata, e che si legge tra le oltre 160 pagine, è l’atmosfera del posto, creata dai suoi lavoratori e dal loro singolare approccio e amore verso l’artigianalità. Una curiosità: sono circa 20 le mani che toccano un pezzo, dal suo inizio alla sua spedizione.
Il libro, organizzato cronologicamente, partendo dal 1796 e arrivando al futuro, è corredato da varie interviste che interrompono con pagine colorate non solo la storia dell’azienda ma anche la stessa elegante e sintetica grafica in bianco e nero. Si inizia con i racconti di uno dei principali collezionisti ed esperto di arredi Thonet, Jiří Uhlíř, poi si incontrano il fondatore del Vitra Design Museum, Alexander von Vegesack, anch’esso collezionista di design moderno e massimo esperto di arredi in legno curvato; Petr Josinek, che tra i vari ruoli all’interno dell’azienda fu anche suo CEO; e il designer Arik Levy, tra i nomi internazionali della scuderia creativa. Tra gli interlocutori anche alcuni lavoratori, quel capitale umano a cui l’azienda ha sempre dato particolare valore e riconoscimento, a partire dalle condizioni di lavoro offerte.
Il libro è un grande album di famiglia, che si fa sfogliare con grande curiosità e sorpresa: dai ritratti di gruppo degli operai all’inaspettata foto in cima al Monte Bianco, dove due dipendenti-alpinisti a metà degli anni ’90, in una spedizione sponsorizzata dall’azienda, issarono come bandiera l’iconica seduta n. 14. Simboli del vivere moderno, gli arredi prodotti in questi centosessant’anni, rappresentano un’eleganza fatta di semplicità e leggerezza. Intramontabile. Perché protesa verso il futuro.
Titolo: + - 160 Let Years. The origin and expansion of bentwood furniture from Bystřice pod Hostýnem
Autore: Adam Štěch
Pubblicato da: TON
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 164
Lingua: ceco e inglese