Manifestazioni Focus on Massimo Adario Testo di Elisabetta Donati de Conti Aggiungi ai preferiti Casa in Santa Maria Formosa, Venezia, ph. Barbara Rossi Gli interni dell’architetto romano trasportano in atmosfere cinematografiche, accoglienti e speciali, dove spesso colori tenui e materiali assertivi convivono con raffinati pezzi storici tanto quanto con accorgimenti progettuali ingegnosi. Nome: Massimo Adario Dove lavori? A Roma. Il tuo account su instagram: @massimoadarioarchitetto Descrivi di che cosa si occupa il tuo studio: architettura, interni, design. Dove hai studiato? A Roma, poi due anni in Spagna. Il progetto che stai seguendo in questo momento: portiamo avanti diversi lavori contemporaneamente e in questo momento in particolare stiamo preparando la consegna di una villa a Ponza. Il progetto che sogni un giorno di realizzare: sono tanti i progetti che vorrei realizzare! Sicuramente avere una visibilità internazionale con un progetto di grande scala, un hotel per esempio, che veramente mi rappresenti è tra i miei sogni. Massimo Adario, ph. Barbara Oizmud Il progetto che ti ha più influenzato: il Museo di Castelvecchio di Carlo Scarpa a Verona. Ogni volta che lo visito riesce a sorprendermi con qualche dettaglio che non avevo notato prima; quella di Scarpa è una sensibilità nel confrontarsi con l'antico che in Italia non può che essere un punto di riferimento. L’elemento che non può mancare in ogni tuo progetto: sperimentare sui materiali. Centro città o geografie remote? Impossibile scegliere Qualcosa che hai in casa e che hai disegnato tu: il mio divano. ci sono voluti tre tentativi prima di azzeccarlo! Cosa ti piace regalare? Qualcosa che sia veramente pensato per l'altra persona e non una proiezione dei miei desideri. Se in casa potessi costruire un passaggio segreto, dove porterebbe? In una pasticceria! buonissima ovviamente... Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Cosa fai di solito la domenica? Cerco, spesso invano, di staccare dal lavoro. Il tuo posto preferito a Milano: i Musei del Castello Sforzesco di BBPR. Lo studio Ubalt ti chiede qual è il tuo periodo storico preferito e perché: il periodo di sperimentazione dal dopoguerra a tutti gli anni settanta, in cui il design italiano ha lavorato a stretto contatto con l’industria. Vorresti fare una domanda all'intervistato che verrà dopo di te? Sì, vorrei sapere cosa pensa del design italiano in questo momento! Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Casa in via de Bardi, Firenze, ph. Cortili photo Casa in via San Nicola, Sorrento, ph. Cortili photo Casa in via San Nicola, Sorrento, ph. Cortili photo Casa in via San Nicola, Sorrento, ph. Cortili photo Casa in via San Nicola, Sorrento, ph. Cortili photo Casa in via San Nicola, Sorrento, ph. Cortili photo Casa in Santa Maria Formosa, Venezia, ph. Barbara Rossi Casa in Santa Maria Formosa, Venezia, ph. Barbara Rossi Casa in Santa Maria Formosa, Venezia, ph. Barbara Rossi