Storie gerdastudio e il senso dello spazio Testo di Alessandro Ronchi Aggiungi ai preferiti Domus Ventura Centrale ©gerdastudio gerdastudio è fatto, dal 2017, dalla collaborazione di Giorgio De Vecchi e Giulia Di Lenarda, fotografi con formazioni eterogenee, dall'architettura alla ricerca sulle isole deserte del Mediterraneo Uzbekistan Pavilion at the Venice Architecture Biennale ©gerdastudio La fotografia di gerdastudio presenta un rapporto molto stretto con lo spazio o, meglio, gli spazi, in declinazione plurale. Vediamo appartamenti, poli scolastici, padiglioni espositivi, complessi abitativi e industriali, uffici, alberghi, showroom. Ci sono interni ed esterni. Ogni eventualità ha la sua grana cromatica, estetica e emotiva: può essere patinata da catalogo, con dominante bianca, oppure prossima alla metafisica di Luigi Ghirri nel totale notturno di una piazza. Domus, Belgium Pavilion at the Venice Architecture Biennale ©gerdastudio Salvo ovvie eccezioni, quale il report dall'evento di lancio del libro "Insert Complicated Title Here" di Virgil Abloh all'università di Harvard, rimane costante una sensibilità compositiva che predilige quadri vuoti e sospesi a modo di allestimento e rimanda a certi nomi della scuola di Dusseldorf, a una ipotetica Candida Hofer minimale e meno ostinata alla simmetria centrale. Sinergo spa, Castello di Godego school complex ©gerdastudio Uzbekistan Pavilion at the Venice Architecture Biennale ©gerdastudio Lopes Pertile Offices ©gerdastudio Tobia Scarpa Offices ©gerdastudio Marble Furniture New finishes ©gerdastudio Viabizzuno Via Solferino in Milano ©gerdastudio Sinergo spa, Enrico Dusi Salottobuono, Nuova Piazza Sant'Agostino FE ©gerdastudio Sinergo spa, Enrico Dusi Salottobuono, Nuova Piazza Sant'Agostino FE ©gerdastudio