Identità Golose ritorna al Salone
Identità Golose riconferma e rafforza la propria collaborazione con il Salone del Mobile.Milano per interpretare il futuro della cucina e del gusto all’insegna della sostenibilità. Quattro Food Court sono presenti nei padiglioni 2, 8, 14 e nel 15 all’interno del progetto Design with Nature, dalle 10.00 alle 19.00
Il Salone del Mobile.Milano rinnova la collaborazione con Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia per la visione d’intenti che accumuna le due realtà. Entrambe, infatti, sono fermamente convinte che il nostro futuro si debba progettare ora,
nel presente, e, sempre più, all’insegna della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e dell’alta qualità. Per far ciò si comincia – anche – dal design e dal cibo.
Il progetto gastronomico, ideato per essere parte integrante dell’esperienza di visita, è presente all’interno di quattro padiglioni con quattro Food Court, ognuna delle quali vede protagonista un gruppo di chef. Ognuno di loro propone un piatto iconico, dolce o salato,
da comporre, acquistare e portar via o da consumare sul posto. Un programma tailor made per il Salone, che mette in scena un innovativo concept gastronomico, interpretando il futuro della cucina e del gusto.
Il rispetto per l’ambiente e la cucina d’autore sono il fil rouge che caratterizza la speciale Food Court collocata nel padiglione 15, dedicato a S.Project, nell’ambito del progetto Design with Nature, curato e firmato dall’architetto Mario Cucinella, che esplora una nuova
dimensione del progettare, del produrre e del vivere in sintonia con la natura. Il concept di Identità Golose viene interpretato da una selezione di chef che testimoniano, ogni giorno, grande passione e consapevolezza verso il cambiamento positivo. Lo fanno lavorando con produttori e fornitori “sostenibili” per evitare sprechi e ridurre o azzerare la plastica e altri materiali non riciclabili dalla loro filiera. Lavorano direttamente con coltivatori, agricoltori e pescatori, che utilizzano pascoli naturali, metodi rigenerativi come gli orti no-dig e la
rotazione delle colture intercalari. Tra questi, Gianni Tarabini, chef stellato di La Présef a Mantello in provincia di Sondrio, si definisce artigiano del cibo con un impegno quotidiano verso la sostenibilità che gli ha permesso di ottenere la stella verde; e ancora, Federico
Malinverno e Vittorio Leani, chef di Caffè La Crepa a Isola Dovarese, provincia di Cremona, con una stella verde all’attivo e una cucina fortemente identitaria nel rispetto di un paesaggio circostante che riconosce ai fiumi la loro importanza e Domingo Schingaro, chef
del ristorante I due Camini di Borgo Egnazia, con una mentalità orientata alla gastronomia vegetale. Le loro proposte vogliono essere uno spunto per comprendere a fondo un nuovo modo di concepire la cucina riducendo al minimo gli sprechi, scegliendo in maniera più
attenta gli ingredienti e come consumarli, in un’ottica più etica e sostenibile.
Altre tre Food Court si trovano nei padiglioni 2, 8 e 14 offrono ai visitatori un itinerario gastronomico alla scoperta delle creazioni di alcuni fra i più grandi chef e artigiani italiani in grado di valorizzare gli ingredienti del nostro Paese e il savoir faire dei suoi protagonisti. Un percorso del gusto attraverso le eccellenze del territorio per raccontare l’Italia e una visione della gastronomia contemporanea forgiata da autori molto diversi tra loro.
Tra i protagonisti: Carlo Cracco con Marco Pedron, Pastry Chef di Cracco in Galleria, consolidatosi come figura chiave al fianco del celebre chef da quattro anni; Cristina Bowerman, presente con il suo format pensato per il delivery su Roma e Milano, Bowie by
Cristina Bowerman; Andrea Ribaldone ed Edoardo Traverso, rispettivamente coordinatore delle cucine e Chef resident di Identità Golose Milano; Giovanni Ricciardella, Chef di Cascina Vittoria formatosi al fianco di Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Iginio Massari; e ancora Viviana Varese, Chef patron di VIVA, ristorante stellato all’interno di Eataly Smeraldo a Milano con la sua cucina colorata ed emozionale; Eugenio Boer, chef di Bu:r, dalla personalità riservata che ama trasformare i piatti in ricordi; Federico Sgorbini, Resident Chef del ristorante Lino di Pavia dove propone una cucina che valorizza il territorio pavese, di cui è originario, in chiave contemporanea.
Così, ancora una volta, grazie a Identità Golose, il Salone del Mobile.Milano si fa co-autore di un progetto ispirazionale che coinvolge l’eccellenza creativa italiana nell’ambito del food e dà vita a un insieme, vario e felice, per rendere il cibo parte integrante di tutta la meraviglia in esposizione e ulteriore chiave per progettare responsabilmente il futuro.