Manifestazioni Il tratto di Emiliano Ponzi per illustrare i 60 anni del Salone del Mobile.Milano Aggiungi ai preferiti Dalla matita del pluripremiato illustratore italiano nascono sei manifesti che celebrano l’anniversario della Manifestazione e ne narrano la relazione con la città, le persone e l’evoluzione dei costumi dal 1961 a oggi. Ha avuto illustri predecessori – come Massimo Vignelli, Pierluigi Cerri, Guido Scarabottolo, Lorenzo Marini – Emiliano Ponzi. È lui l’artista a cui è stato affidato il compito di realizzare l’immagine della campagna di comunicazione della sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano. Tra gli illustratori italiani oggi più apprezzati e premiati a livello internazionale e celebre per il suo tratto essenziale e preciso e per le sue atmosfere quasi metafisiche, Emiliano ha ricevuto l’incarico di creare sei manifesti – uno per ciascun decennio di storia della Manifestazione – che ne celebrino l’heritage e ne illustrino il fondamentale legame con la città e con l’evoluzione del design, degli stili di vita e delle esigenze dell’agenda sociale. Il risultato? Una narrazione per episodi che riesce a decodificare come il Salone sia sempre stato molto più di un semplice evento fieristico e si sia fatto portavoce di valori e capacità che hanno reso Milano indiscussa capitale del design nel mondo. La firma dell’artista è unica e inconfondibile: come punto di partenza, Emiliano ha scelto di evitare la dimensione informativa e didattica, puntando sull’idea di celebrare il Salone attraverso un clima emotivo. Lo ha fatto esplorando i riti e i costumi che hanno definito l’identità dell’Italia e di Milano dal 1961 ai giorni nostri, condensando l’emozione e la suspence per l’inatteso in ogni illustrazione. Così, il primo manifesto rappresenta un interno della Milano degli anni ‘60, il secondo ritrae la città operaia degli anni ’70; il terzo ci propone la Milano da bere, quella della moda e del design degli anni ’80; per gli anni ’90, l’illustratore si è lasciato ispirare dal Teatro alla Scala e dal suo rapporto con il Salone, mentre per il primo decennio del 2000 si è concentrato sui nuovi spazi di Fiera Milano a Rho disegnati da Massimiliano Fuksas e inaugurati nel 2005. L’ultimo manifesto riflette sul presente e apre al futuro, focalizzandosi sul concetto di sostenibilità, oggi una delle priorità della Manifestazione. L’operazione di Ponzi è stata, dunque, di grande sintesi per individuare gli elementi più rappresentativi della città e del suo rapporto con il Salone, pur mantenendo un approccio e una visione trasversali, capaci di esprimere al meglio anche le contaminazioni insite in questo rapporto. “Abbiamo affidato la creatività della comunicazione della 60esima edizione del Salone del Mobile.Milano a Emiliano Ponzi perché convinti che il suo tratto progettuale e le suggestioni dei suoi lavori, in equilibrio tra elegia e memoria, fossero adatte a celebrare l’anniversario della Manifestazione” ci racconta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. “Attraverso l’interpretazione che Emiliano fa dei 60 anni del Salone, abbiamo voluto superare il nostro linguaggio istituzionale per raccontare non solo la storia dei successi della Manifestazione ma anche l’evolversi di gusti, stili di vita e di una città come Milano. Il risultato è un carnet di illustrazioni ricche di sentimenti forti, emozioni suscitate dai ricordi e commozioni e fiducia per il futuro davanti a noi” conclude Porro. Emiliano Ponzi ph. @Ioan Pilat “È stato un onore ma anche un onere per me rispondere alla chiamata del Salone” commenta Emiliano Ponzi. “Raccontare questa istituzione fondante e il suo legame con Milano proprio ora, nel complicato momento storico che stiamo vivendo, ha voluto per me dire raffigurare il design come strumento di riscatto per un intero settore” e aggiunge: “Mi sono prefigurato un viaggio sfidante in cui mi sarei dovuto far interprete di uomini e donne che in sessant’anni hanno contribuito a far sì che Milano diventasse un’occasione di scambio culturale. È stato davvero coinvolgente ed emozionante”. Elemento disruptive rispetto alla comunicazione tradizionale del Salone del Mobile è l’aggiunta di un nuovo livello di relazione e interazione tra l’illustrazione e l’audience grazie all’uso della realtà aumentata. In collaborazione con Alkanoids, studio creativo milanese specializzato in motion graphics, animazione 2D/3D e regia, è stata, infatti, aggiunta una nuova componente digitale all’immagine. Così, inquadrando il QR code presente in ogni manifesto, attraverso l’applicazione, le illustrazioni si animeranno, uscendo da una dimensione statica e piatta per muoversi nella realtà. In ogni tavola, uno o più elementi prenderanno vita, destando sicuro stupore ed emozione nello spettatore. A presto con ulteriori dettagli. Stay tuned!