Storie Claudio Feltrin in conversazione con David Plaisant Testo di David Plaisant Aggiungi ai preferiti Il Presidente di FederlegnoArredo, nonché Presidente e CEO di Arper parla con franchezza con il giornalista David Plaisant dello stato attuale del settore e dell’importanza delle fiere. Essendo stato nominato Presidente di FederlegnoArredo a ottobre del 2020, durante un periodo di incertezza profonda senza precedenti, vi è solo una domanda che viene in mente a chiunque per Claudio Feltrin. E il modo più impietoso per formulare questa domanda potrebbe essere: Abbiamo davvero ancora bisogno del Salone e delle fiere? Anche se una linea di ‘indagine’ più clemente potrebbe essere orientata verso la necessità fisica del Salone e delle fiere in un mondo sempre più digitale e virtuale. In qualsiasi modo la si ponga, vi sono alcune considerazioni profonde che emergono in questo periodo di emergenza pandemica, e Feltrin non sembra affatto intimidito dal rispondere a qualsiasi domanda. “Questo genere di interrogativo era nell’aria da tempo e il Covid ha accelerato la discussione in merito”, inizia Feltrin, alludendo alla domanda sul reale valore di partecipare alla più importante fiera del settore dell’arredamento a livello mondiale. Ed è impossibile dimenticare le volte quando, durante il Salone, Milano era affollata fino al punto di rottura; quando anche la più piccola camera d’albergo costava una fortuna, e il pubblico, il giorno dell’inaugurazione era degno di un mega concerto. Nel 2019, era stato raggiunto l’Apice del Salone e il 2020 si annunciava l’edizione dei record. Poi il Covid ha bloccato il mondo. Feltrin si mostra comprensivo e rispettoso nei riguardi delle preoccupazioni giustificate di coloro che investono somme considerevoli nella manifestazione, ma il business case che ruota intorno alla ‘follia’ che invade Milano ogni anno è molto forte; “In un breve periodo di soli due o tre giorni, i visitatori possono percepire istantaneamente il mood del top del settore, scoprirne le tendenze, incontrare i propri stackholder e vedere in che direzione sta andando il mondo del design,” mentre Feltrin continua, ci tornano in mente quei giorni inebrianti, di febbrile, quasi frenetico affollamento del Salone. “Non esiste fiera di settore più importante. È una vetrina unica al mondo”. L’arredamento, diversamente da molti altri settori è legato al fisico e al tattile; vi è una profonda esigenza di vedere e toccare questi oggetti dal vivo. Come riuscire a portare questi elementi di design davanti ad un pubblico e ad un mercato più ampio e globale è da molto tempo una delle sfide primarie che si trovano ad affrontare le aziende del settore, e la pandemia non ha fatto altro che amplificare tutto ciò. Per Feltrin “durante i lockdown, abbiamo colto l’occasione per condurre alcune ricerche al fine di comprendere veramente lo stato dell’arte del sistema delle fiere campionarie, praticamente ci siamo domandati: il modello delle fiere è ancora necessario?” E la risposta è stata che la stragrande maggioranza della gente vuole vedere i prodotti di persona, “le persone vogliono vedere dal vivo la fiera” afferma Feltrin. “Ovviamente, vogliono farlo in sicurezza, nel rispetto di tutti i protocolli anti covid ma al contempo è indispensabile dare maggiore attenzione al digitale e al virtuale”, continua. Infatti, proprio in questi giorni, il Salone ha lanciato il proprio portale digitale aggiornato – il quale, oltre ad offrire le informazioni più salienti durante la settimana del supersalone prima e del Salone poi, si spingerà esponenzialmente oltre, sviluppando un ciclo annuale di contenuti, proprio per farlo vivere tutto l’anno. Un’altra conseguenza comprovata della pandemia è il notevole incremento della spesa per la casa. Feltrin la vede come la ragione primaria per essere ottimisti per questo settore che si occupa proprio di creare un ambiente domestico migliore per i consumatori. Pragmatico per eccellenza, il presidente di FederlegnoArredo accenna anche alle ragioni per cui questo boom domestico post-pandemico potrebbe però venire rallentato. “Con la ripresa della normalità, le persone avendo altre occasioni di spesa, potrebbero investire meno sulla casa” precisa, “oltre al fatto che se perdurasse il problema della carenza di materie prime e dello scoppiare dei prezzi di quest’ultimo periodo, potrebbe riflettersi negativamente sul settore”. Queste osservazioni analitiche assennate, intramezzate da una lampante passione per questo settore dominato da design e fisicità, fotografano l’identikit di questo Presidente e CEO. Per concludere, e guardando al futuro, dove la sostenibilità sarà un attore principale del rilancio, pone l’accento anche sul riciclo del legno, un’eccellenza tutta italiana (il 93% dei pannelli truciolari prodotti in Italia è fatto di legno riciclato) ma anche sull’incapacità in Italia di usare e gestire efficacemente le foreste per generare materie prime locali. “In questo caso abbiamo bisogno di un po’ meno fantasia e di molta più praticità” conclude Claudio Feltrin. 5 luglio 2021 Share