Storie La Linea di Bjarke Ingels per Artemide Testo di Marilena Sobacchi Aggiungi ai preferiti Libertà e modularità sono le parole d’ordine di questo progetto: un tubo di luce flessibile, capace di snodarsi liberamente nello spazio secondo geometrie non predefinite. La Linea in poche parole. Una luce infinitamente flessibile. Che obiettivo stavi cercando di ottenere? Un tipo di luce flessibile che non esisteva ancora. Un tubo di luce che potesse piegarsi, torcersi e orientarsi nel maggior numero di modi possibili! Una naturale evoluzione del nostro linguaggio progettuale insieme ad Artemide. In questo progetto, il concetto creativo è stata la chiave principale da cui tutto è derivato? Sì, come in tutti i nostri progetti, torniamo sempre al concept iniziale, la nostra grande intuizione, da cui poi derivano altre idee e tutti i dettagli del lavoro. Che tipo di relazione si è instaurata tra te e questa luce? È sempre sorprendente vedere un oggetto prendere vita a partire dallo schizzo e dall’idea iniziale; essere poi in grado di percepirlo e di interagire con esso ci ha permesso di coglierne le infinite possibilità. Come e dove immaginare questo prodotto tra dieci anni? Speriamo in situazioni, ambienti e disposizioni che non avevamo ancora immaginato! 6 agosto 2021 Share Vedi ancheAltri articoli Manifestazioni The Euroluce International Lighting Forum Sostenibilità I principi dell’architettura biofilica Salvatore Peluso Manifestazioni Highsnobiety e Salone del Mobile.Milano celebrano i Maestri del design Manifestazioni Quanto è importante il SaloneSatellite per un giovane designer? Alessandro Mitola