Storie La rotta verso Oriente Testo di Patrizia Malfatti Aggiungi ai preferiti Il Made in Italy continua a conquistare il pubblico cinese. Tra Pechino, Shanghai e Shenzhen due importanti rivenditori di arredi di alta gamma mettono in vetrina l’amore per il bello italiano La Cina (ci) è ancora vicina. Un mercato che tiene e in cui il Covid ha certamente interrotto un percorso di crescita, ma dove non ha spento la passione per l’arredo Made in Italy. Nel 2020 le esportazioni del Macro Sistema Arredamento e Illuminazione hanno registrato flessioni su tutti i mercati, compreso quello cinese, che, secondo i dati del Centro Studi FederlegnoArredo, a dicembre 2020, è comunque il 6° sbocco per l’export italiano di MSA e la 2a destinazione extra-Ue dopo gli USA. Il rapporto di fine febbraio della Fondazione Italia Cina sul ruolo delle PMI nelle relazioni fra i due paesi evidenzia come il gigante asiatico sia partner di riferimento della ripresa e si confermi terra di opportunità per le aziende italiane. A fine novembre l'agenzia ICE e Alibaba Group hanno siglato un Memorandum of Understanding per creare il Made in Italy Pavilion all'interno di Alibaba.com. Si tratta del primo progetto che il colosso cinese lancia con un partner governativo in Europa. Il cambiamento epocale della Cina ha visto una radicale trasformazione del lifestyle, grazie al miglioramento del tenore di vita e all’aumento del potere d’acquisto, che va di pari passo con un rinnovato gusto del consumatore finale. Acquirenti sempre più consapevoli che “amano imparare, scoprire e apprezzare il design non solo venerando brand e lusso”, sottolinea Sammy Ren, co-fondatore di Domus Tiandi, retailer e importatore di lunga data, insieme a Cathy Zhang. L’arredo Made in Italy ha un forte appeal. È uno status symbol, sinonimo di prestigio ed eleganza. “Chi acquista italiano”, spiegano i due soci “non è necessariamente ricco, ma ha una certa immagine di sé e del proprio modo di vivere, e non sono solo i professionisti”. Sammy Ren Domus Tiandi, con i tre showroom (circa 6.000 m2) a Pechino, Shanghai e Shenzhen è uno dei rivenditori più importanti. Nato 15 anni fa, ha mantenuto la sua filosofia originale: un’immersione nel lifestyle cinese contemporaneo, fondendo elementi della tradizione a quelli occidentali attuali, alla ricerca di un lusso di alta gamma che consenta alle persone di godersi la vita al meglio. Esplorando emozioni e sensazioni. Più di 60 i brand, oltre l’80% italiani, selezionati per iconicità, alta qualità, innovazione, strategia di comunicazione e marketing. Fra questi, Barovier&Toso, Baxter, De Castelli, Foscarini, Giopagani, Giorgetti, Living Divani, Magis, Minotti, Poliform, Tato e, gli stranieri, Decor Walther, Freifrau, Janua, Ingo Maurer, Limited Edition e Knoll. Minotti Shanghai Flagship store “I nostri clienti”, precisa Ren “scelgono italiano perché significa design, confort e capacità di integrazione negli ambienti. I negozi hanno allestimenti e stile molto originali. E un preciso carattere. Collaboriamo con ciascun brand, evidenziando le singole peculiarità e, sulla base dei pezzi, creiamo punti focali, trasmettendo anche un senso di cultura locale”. Dal Minotti Shanghai Flagship store, aperto nel 2015, al doppio showroom Minotti e Baxter di Shenzhen. Minotti Shenzen Protagonisti di questa continua crescita di mercato sono le nuove generazioni, i Millennials e la Gen X, che hanno rivoluzionato il concetto di casa, da zona off limits a show off, non solo nella cerchia delle proprie conoscenze, ma persino sui social. Secondo Ren “la demografia è cambiata drasticamente negli ultimi 5 anni. La clientela è molto più ampia e l’età si è notevolmente abbassata da quando abbiamo iniziato. Ora la media è tra i 30-40 anni, o persino più giovane”. Baxter, Beijing E, ovviamente, lo shopping online ha fatto la sua parte. “Al momento”, dichiara “lo scopo principale dell’online, iniziato da poco, è indirizzare il flusso verso i negozi. Poiché il nostro core business è composto da arredi di lusso di grandi dimensioni e da soluzioni per interni, ci vorrà del tempo per esplorare i metodi e le strategie raccomandate per l’online. Il nostro obiettivo è risolvere i problemi dei clienti e fargli comprendere il valore dell’aiuto professionale e servizio a 360° che offriamo, oltre che porre attenzione all’ospitalità. Cerchiamo di dare il meglio per un’irripetibile esperienza off-line”. L’attenzione verso l’arredo Made in Italy è già proiettato nel futuro: DomusTiandi prevede di trasferire il Flagship store di Pechino in una nuova interessante location e di aprire altri showroom a Shenzen. E aggiungere un altro marchio iconico dell’Italian design.