La sedia, molto più di un arredo

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Delfina di Enzo Mari. Rexite

“Take Your Seat / Prendi posizione. Conviviality of the Chair / Solitudine e convivialità della sedia” ci mostra come questa tipologia sia sensibile agli stimoli del mondo esterno, dai cambiamenti culturali alle nuove scoperte tecnologiche.

Tra le tante novità che ci riserverà questo “supersalone”, ci sarà anche un programma di mostre diffuse, distribuito tra i quattro padiglioni di Fiera Milano, Rho, l’ADI Design Museum e Triennale Milano, city hub di questa edizione del Salone del Mobile.Milano. Tra queste, una delle più attese è “Take Your Seat / Prendi posizione. Conviviality of the Chair / Solitudine e convivialità della sedia”, curata da Nina Bassoli in collaborazione con ADI/Premio del Compasso d’Oro. Come possiamo intuire dal titolo, la protagonista di questa esposizione sarà la sedia (130 sedute per la precisione) e il valore politico, sociale e culturale di cui è stata testimone e ambasciatrice negli ultimi 70 anni. L’allestimento, studiato da Alessandro Colombo e Perla Gianni Falvo, guiderà i visitatori attraverso un viaggio che inizia nel 1954 e si divide in 4+1 categorie: Take your seat / Prendi posizione; Work Learn Produce / Lavorare Imparare Produrre; Cook Set Share / Cucinare Apparecchiare Condividere; Going Out: Going Public / Uscire fuori: Entrare nello spazio pubblico, più l’aggiunta di una sezione “extra” all’interno dell’ADI Design Museum (The Fifth Quarter / Il quinto quarto).

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Steelwood Chair di Ronan e Erwan Boroullec per Magis

Tra le sedie esposte i visitatori potranno trovare pezzi storici come Delfina, disegnata da Enzo Mari nel 1974 per Driade (oggi prodotta da Rexite) e premiata con il Compasso d’Oro nel 1979. L’esempio perfetto di eleganza minimale. Un’armonia che troviamo anche in Steelwood Chair, in cui lamiera d'acciaio e legno massello di faggio sono uniti in un assemblaggio pulito e di grande tecnica. Progettata nel 2008 da Ronan & Erwan Bouroullec per Magis, riceve nel 2011 il Compasso d’Oro.

Un altro prodotto Magis che non poteva mancare è Chair_One di Konstantin Grcic, in cui gli spazi vuoti caratterizzano l’estetica: una sedia senza tempo che ci mostra le potenzialità della pressofusione. Tra le sedute esposte nelle 4+1 sezioni, troveremo anche Frida, nata dalla matita di Odo Fioravanti insieme al contributo di Gianpiero Billiani - Pedrali Lab e Lorenzo De Rosa - Sovrappensiero Studio per Pedrali nel 2008. Vincitrice del XXII Compasso d'Oro ADI per la sua "semplice bellezza scultorea", unisce forme armoniose e tecnologia d’avanguardia. Accanto a sedie più tradizionali ci saranno anche pezzi sperimentali ed esercizi di stile. Il risultato di uno di questi è Favela, progettata nel 1991 dai brasiliani Fernando & Humberto Campana e prodotta da Edra dal 2002. Un prodotto che fa apprezzare il lavoro artigianale: una settimana di costruzione e una seduta sempre diversa, grazie alle differenti disposizioni dei listelli di legno. MT3 di Ron Arad per Driade , premiata nel 2008 con il Compasso d’Oro, non solo ci fa ripensare alla forma tradizionale della sedia, ma è anche il primo mobile bicolore realizzato tramite stampaggio rotazionale. Un altro prodotto che mostra un nuovo modo di sedersi è Spun, di Thomas Heatherwick per Magis: una scultura contemporanea ma anche una seduta comoda e divertente su cui dondolarsi, girare a 360° e giocare con il mondo che ci circonda.

Grazie a “Take Your Seat / Prendi posizione” i visitatori avranno modo di vedere e scoprire alcuni dei pezzi di maggior successo della storia del Design.

 

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Chair One di Konstantin Grcic per Magis

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Frida di Odo Fioravanti per Pedrali

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Favela di Estudio Campana. Edra

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Poltrona MT3 di Ron Arad per Driade

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Spun di Thomas Heatherwick per Magis

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2 settembre 2021