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Le mille declinazioni di un tappeto di design
 
YO2, Shangri-la, design Gianni Cinti
Il tappeto, complemento d’arredo privilegiato per donare personalità a ogni stanza, gioca sulle forme inconsuete con richiami all’arte e alla natura
Il tappeto vanta una tradizione millenaria: il più antico a noi pervenuto risale circa al V-IV secolo a.C., rinvenuto all’interno di una tomba in Siberia e ora conservato al museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. Oggi questo complemento d’arredo è uno dei prodotti su cui la fantasia dei progettisti e la maestria degli artigiani e delle aziende produttrici danno il meglio.
A partire dalle forme, che si allontanano sempre di più da quelle geometriche, spaziando nelle irregolarità; continuando nei pattern che spesso si rifanno ai capolavori dell’arte; per terminare alle cromie, sempre più suggestive, alla brillantezza dei colori, all’impiego di materiali dalle texture innovative, alle lavorazioni che attingono anche a quelle tradizionali di antica memoria. Tutto ispira: l’arte, la natura, filosofie e culture come quella che sta alla base dell’antica tecnica giapponese di restauro Kintsugi.
 
A lot of Brasil, Kintsugi, design Pedro Franco
 
Polspotten, Oval Rug
 
cc-tapis, Car Park, design Odd Matter studio
 
Jaipur Rugs, Manchaha collection
 
Nanimarquina, Troupe, design Jaime Hayon
 
By Kamy, Água Amazônia 2, design Henning Kunow
 
Potocco, Gambit, design Chiara Andreatti
 
Tapis Rouge, Ice (Frozen collection)
 
Carpet Edition, Cut Out
 
YO2, Shangri-la, design Gianni Cinti




 
 
 
 
      