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Buenos Aires: in un’ex fonderia di bronzo uno spazio per designer under 35

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Buenos Aires: in un’ex fonderia di bronzo uno spazio per designer under 35

Il quotidiano argentino La Nación racconta il recupero di uno spazio industriale in abbandono. Due giovani designer lo trasformano in una comunità creativa per progettisti di varie discipline: mobili, tessuti, ceramiche

La design community sta già scaldando i motori in attesa del SaloneSatellite 2022: i giovani creativi continuano il loro lavoro di ricerca, di nuovi modi per esprimersi e di soluzioni ai problemi quotidiani come abbiamo visto al the Lost Graduation Show allo scorso “supersalone”. Il quotidiano argentino La Nación racconta che a Buenos Aires, gli architetti Marcos Altgelt e Tasio Picollo, 32 anni, hanno trasformato gli spazi di un’ex fonderia di bronzo in una galleria, un negozio, uno spazio di progettazione collaborativa dedicato ai designer under 35. Si chiama Concepción Local: “La fabbrica era in uno stato di abbandono sotto tutti i punti di vista. Abbiamo trovato molti strumenti della fonderia come stampi o crogioli”, riporta l’autrice Vivian Urfeig.

Ci sono gli oggetti in marmo travertino di Gastón Badii e quelli in legno di Sur del Cruz, i tappeti di El Espartano e le lampade di Huup Iluminación. Ma anche pezzi di aziende, ceramiche, tovaglie stampate e la Salchi Banco del Grupo Bondi (Eugenio Gómez Llambi e Iván López Prystajko): una seduta di salsicce in cemento colorato. Le loro panche in cemento simil capitonné già fanno parte della collezione del Museo d’Arte Moderna di Buenos Aires (Mamba) e hanno ottenuto una Menzione d’Onore ai premi Red Dot 2014, nella categoria Progettazione urbana.

Marcos Altgelt e Tasio Picollo, a capo dello studio RIES, sono presenti con alcuni dei loro lavori, tra cui una lampada che utilizza l’acqua come mezzo per diffondere la luce. “Quando è accesa, il bagliore costante fa sì che Marimo – un tipo di alga che cresce sotto forma di sfere vellutate nei laghi freddi del Nord Europa e del Giappone – galleggi in superficie per massimizzare la sua capacità fotosintetica e poi scenda quando si spegne”, raccontano della serie Arquitectura para Plantas, che nel 2019 ricoprì la hall del Malba (Museo di Arte Latinoamericana di Buenos Aires).

Lo spazio che hanno aperto ora promuove “diversità, multidisciplinarità, sperimentazione materiale, prospettive aperte e un fattore comune: la promozione dell'industria nazionale in uno spazio trasformativo”, conclude Urfeig.

 

 

Crediti

Testo originale: Vivian Urfeig

Foto: courtesy by La Nación

Rivista: La Nación

Editore: MNMS Holding, Famiglia Mitre

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21 ottobre 2021