Manifestazioni Maria Porro: le anticipazioni del Salone del Mobile 2023 Testo di Marianna Guernieri Aggiungi ai preferiti La Presidente del Salone del Mobile ci racconta il prossimo appuntamento di aprile, che vede coinvolti nomi del calibro di Beppe Finessi, Formafantasma e Lombardini22. Parole chiave: apertura, sostenibilità e ricerca Torna in primavera l’evento più atteso dell’anno per il mondo del design: il Salone del Mobile 2023 si terrà dal 18 al 23 aprile 2023, recuperando il suo spazio tradizionale nel calendario internazionale. Abbiamo chiesto alla presidente Maria Porro di raccontarci le anticipazioni, i protagonisti e gli appuntamenti imperdibili della prossima edizione, tra cui Euroluce, che sarà una fucina di novità sia per i contenuti transdisciplinari, sia in termini di fruibilità della fiera. Altri temi essenziali saranno la sostenibilità e la formazione, con uno slancio verso il futuro e l’innovazione del sistema fieristico che affonda solide radici in una tradizione che arriva da lontano. Partiamo dal ritorno di una manifestazione biennale molto amata. Cosa ci aspetta a Euroluce? Oggi la luce non è più solo oggetto o corpo illuminante ma è tecnologia, riguarda l’architettura e l’interazione. Vogliamo raccontare tutto questo attraverso un approccio interdisciplinare. Ci sarà moltissimo design, in primis quello prodotto dalle aziende, ma anche scienza, arte, grafica, fotografia, letteratura e architettura. Tutta la dimensione del progetto, insomma. Per questo abbiamo immaginato una sorta di “città della luce” con aree pubbliche e grandi mostre, con una curatela a più voci che vede impegnati architetti, curatori, interior e lighting designer. Volevamo guardare al futuro, senza dimenticarci delle radici. Al centro vi è l’esperienza di visita, che è stata rivista e migliorata grazie a un grande lavoro di studio e ricerca che è stato fatto in questo senso – incluse le 2.300 interviste fatte l’anno scorso in cui abbiamo ascoltato il parere diretto dei visitatori. Con Euroluce il percorso diventa più organico, semplice e permette di vedere tutto: sappiamo quanto può essere labirintico questo evento. Lo spazio pubblico principale sarà curato da Formafantasma, mentre Beppe Finessi terrà le fila di tutti i contenuti culturali. Abbiamo poi lavorato con Lombardini22 sul nuovo layout espositivo, usando dei software dedicati alla qualità di fruizione degli spazi fieristici, garantendo ai visitatori un’esperienza inedita e ottimale. Formafantasma, photo Reneede Groot Beppe Finessi Lombardini22 Questo sarà l’anno della sostenibilità. Con Supersalone, abbiamo iniziato un percorso di ricerca dedicato alla scelta dei materiali e alle tecniche di costruzione degli stand. Con il ritorno del Salone a giugno lo scorso anno siamo diventati la prima fiera ad aderire al Global Compact, mentre quest’anno abbiamo avviato l’iter per ottenere l’ISO 20121 per certificare il Salone come evento sostenibile, tracciando una serie di regole e consigli per ridurre l’impatto degli stand. Come Federazione e come Assarredo, affianchiamo le imprese per guidarle nel percorso di transizione ecologica con aiuti pratici, sia nel reperimento dei fondi, sia per la ricerca di materiali sostenibili. Vogliamo lavorare a 360° sulle materie prime, la filiera, i processi produttivi e la fine della vita del prodotto. Che passi può fare il settore per sostenersi e rinnovarsi? Bisogna essere molto attivi nella penetrazione dei mercati, quindi è fondamentale il tema dell’internazionalizzazione. La differenziazione dei mercati in una fase come questa è molto importante. In secondo luogo questo momento di difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e della componentistica ha reso evidente come una filiera corta – un settore che sia quindi ancora fortemente manifatturiero – possa essere un vantaggio, anche competitivo. L’altra grande sfida è quella di mantenere, far crescere e far evolvere le realtà produttive. Purtroppo, però, per la piccola industria e l’artigianato spesso manca il passaggio generazionale: per questo è fondamentale la formazione. Oggi, ad esempio, non esiste il perito dell’arredamento, mentre esiste il perito elettrotecnico o il perito tessile per l’industria della moda. Il fatto che un settore così importante come il nostro non abbia una scuola di riferimento è un problema. Per questo stiamo attivando una serie di tavoli del lavoro a livello nazionale, per supportare le aziende e per rispondere a una domanda sempre più crescente rispetto a un’offerta limitata. Il Salone come risponderà a questo bisogno di formazione? Con il SaloneSatellite, che quest’anno avrà come tema proprio il ruolo della scuola e dell’educazione di settore. Come avete aggiornato le strategie digitali? Abbiamo acceso la nuova piattaforma digitale a luglio 2021 con una serie di nuovi servizi sia per gli espositori che per i visitatori – ad esempio con una APP che lo guiderà all’interno degli stand durante la fiera. Una vetrina per le aziende attiva tutto l’anno, che produce contenuti originali e collabora con testate nazionali e internazionali, facendosi amplificatore della voce del design. Perché visitare il Salone 2023? Il Salone è il momento scelto dalle aziende per presentare le novità: è l’epicentro della scoperta, delle anticipazioni e delle nuove tendenze. È anche un’occasione di connessione e incontro, programmato o casuale, che lo rende un luogo fertilissimo di opportunità e di business. Quest’anno, poi, avremo un grande valore aggiunto dal punto di vista di contenuti culturali, di ricerca e innovazione, grazie anche al contributo di professionisti del nostro settore che stanno scrivendo la storia del design. Sarà un evento speciale, davvero da non perdere. Leggi e scarica il comunicato stampa ufficiale