“Abbiamo ingegnerizzato uno studio tra due continenti. Mentre ci laureavamo a Eindhoven ci siamo innamorati delle differenze culturali gli uni degli altri. Poi abbiamo vissuto a Shanghai insieme. Da lì ci siamo spostati a Copenaghen e abbiamo fondato il nostro studio. Lavorando da remoto: Hunn a Singapore e Francesca in Italia, dove ci sono conoscenze tecniche incredibili, mentre l’Asia è la porta verso il futuro, nuovi stili di vita e tecnologie. Abbiamo una storia nata in viaggio: lo studio, ponte tra due continenti, ti insegna a capire quali sono i valori dell’ibridazione. Facciamo design di prodotto, ma non solo: dalle vetrine agli interni, allo speculative design, la volontà è di non specializzarsi per continuare a contaminare contesti.
La poltroncina imbottita Nena per Zanotta, per esempio: pensata per un mercato mondiale, sia per gli americani che cercano il comfort per varie corporature sia per gli asiatici perché maneggevole, è disegnata partendo dal bracciolo, diventato un abbraccio che sostiene e dove si può lavorare, mangiare, riposare, costruire memorie in famiglia. Anche Wave per De Castelli è un nuovo oggetto rituale: shoe bench – archetipo di quelle che si trovano nelle case in Asia – in materiale preziosissimo e antibatterico, il rame. Portare ironia e leggerezza all’interno dell’industria e occuparci di inclusive design sono due delle nostre anime, convinti che la bellezza aiuti a raccontare storie e renda tollerabili le fragilità umane. Abbiamo disegnato le vetrine di Hermès a Singapore e Parigi e pubblicato l’Hack Care Guide, “hackerando” i prodotti evergreen di Ikea ripensati per anziani e care giver”.
Tra le collaborazioni: Zanotta, De Castelli, Living Divani, Fiam