Manifestazioni (Ri)vestire in libertà Testo di Marilena Sobacchi Aggiungi ai preferiti Sahrai Unicità, bespoke, custom made: parole chiave dell’interior decoration, e soprattutto di carte da parati e tappeti che stanno vivendo una seconda età dell’oro. Fil rouge delle nuove collezioni: biofilia, benessere e comfort. E tanto colore. Vi è una sorta di libertà espressiva nel design contemporaneo che, nell’epoca della personalizzazione estrema (o quasi) a seguito dell’avanzare delle tecnologie digitali, punta, sempre più, a valori quali unicità, bespoke, custom made. Parole chiave che, se vengono fatte proprie, oggi, dal sistema arredo, sono sempre state la raison d'être dell’interior decoration, tra i cui principali attori troviamo carte da parati e tappeti. In effetti, il settore dei tessuti per la casa sta vivendo una seconda età dell’oro. E, seppure la narrativa non sia univoca, i concetti ricorrenti anche in quest’ambito sono biofilia, benessere e comfort. Da qui, la preferenza per texture tattili stimolino i nostri sensi − producendo così ossitocina, l’ormone della felicità! − e ci riconnettono alla nostra fisicità. Così, per il parato, accanto alle stampe digitali, vi è un ritorno a trame dense e ruvide, debuttano materiali morbidi come il sughero e il bambù e spopola l’utilizzo di carte ipertecnologiche spesse e impermeabili. Per il tappeto, il materiale è essenziale: lana, viscosa, seta, cotone, lino, fibre naturali e hi-tech a solleticare la pelle e infondere benessere e resilienza. E il decor? Design floreali e animali, temi geometrici, architetturali e finanche spaziali, ispirazioni illustrative e artistiche: un magico mix tra passato, presente e futuro. Qui, la creatività esplode e corre veloce: vegetazioni fantasy − attualizzate dalle tecniche di stampa digitale e grafica 3D − si alternano a scenari lussureggianti o a giardini addomesticati di ispirazione francese; luci e ombre giocano con i decori grafici dai colori contrastanti; linee e forme creano pattern ritmici, a volte optical. Per le carte da parati, il protagonista assoluto delle varie palette cromatiche è il verde declinato in tutte le sue sfumature, accanto ai toni naturali. Per i tappeti, nuance calde e intense convivono con il ventaglio minimal bianco-grigio-nero e sprazzi di prezioso oro. Ma, in assoluto, la tendenza del momento è la firma di un designer di grido, tra cui spiccano: Antonio Marras, Monica Armani, Cristina Celestino, Marcel Wanders, Martino Gamper, Patricia Urquiola, India Mahdavi, Studiopepepe, Setsu&Shinobu ITO, Marc Sadler, Sebastian Herkner, Rodolfo Dordoni, Gordon Guillaumier, Patrizia Moroso. Insomma, l’effetto wow è assicurato. Con Wall&Decò e la sua Global Natives, collezione Arts and Crafts del XXI secolo, con effetti 3D e colori caldi che richiamano i toni della terra; Jannelli&Volpi e Composition - A tribute to Kandinsky, un’elaborazione dei quadri dell’impressionista russo in cui il colore è analizzato profondamente in tutte le sue sfumature; Londonart che ha creato una capsule collection ispirata a 13 città internazionali; KOHRO e la sua Gleaming Wildscape, il cui soggetto è una misteriosa giungla urbana dove l’elemento primordiale incontra lo skyline metropolitano; Rubelli e i tessuti incentrati sul tema All about Colours. Global Natives, Wall&Decò Composition - A tribute to Kandinsky, Jannelli&Volpi Londonart - Photo: Saverio Lombardi Vallauri Rubelli Disegnati come quadri, annodati come abiti e progettati come architetture, i tappeti moderni ridefiniscono la categoria. Amini si è dedicato ai grandi Maestri: la collezione Gio Ponti, per esempio, gioca su contrasti sfumati o tocchi di colore accesi, geometrie semplici e accostamenti ricercati; con Spectrum, CC-tapis pone l’accento sull’illimitata capacità di ricerca e sperimentazione del brand nell’ambito di diverse tecniche e finiture; con Garden of Eden, Golran si ispira al giardino persiano con un motivo a foglie regolari che sovrapponendosi gradualmente verso il centro sembrano muoversi allo spirare del vento; ispirazioni Bauhaus, avvincenti effetti optical, influenze artistiche dall’Oriente e geometrie dinamiche abbinate a un colorama soft caratterizzano la Design Collection di Illulian; Sombra di Mohebban celebra l’incontro tra architettura e natura; infine, Sahrai mescola il mondo naturale e spirituale e i colori dei tappeti che ne derivano rappresentano gli aspetti rilassanti e dinamici della natura. Amini - Photo: Saverio Lombardi Vallauri Spectrum, CC-tapis - Photo: Saverio Lombardi Vallauri Garden of Eden, Golran Design Collection, Illulian Sombra, Mohebban - Photo Alessandro Russotti Sahrai - Photo: Alessandro Russotti Come a dire benvenuti nell’era dei parati e dei tappeti delle meraviglie. 15 gennaio 2020 Share
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