Manifestazioni Salone del Mobile.Milano, novità e innovazioni raccontate da Maria Porro Testo di Cristina Kiran Piotti Aggiungi ai preferiti Courtesy Salone del Mobile.Milano A quattro mesi dalla data di partenza, la presidente fuga i principali dubbi, spiegando quali sono alcune delle tante sorprese previste per l’edizione numero 60 L’annuncio di posticipare la manifestazione a giugno permette di sfruttare al meglio i mesi che mancano prima del prossimo Salone del Mobile.Milano. Ma è già tempo di iniziare a svelare le prime novità di questa edizione tanto attesa, come ci racconta la presidente, Maria Porro. Partiamo dalle differenze. In che modo la Manifestazione di giugno si distanzierà dal “supersalone” di settembre? Il Salone del Mobile.Milano 2022 torna con tutti i padiglioni e i grandi stand progettati dalle aziende. Sicuramente c’è continuità con il “supersalone”, soprattutto in termini di sostenibilità. Diciamo che settembre ci è servito per scaldare i motori, ma ora è tempo di tornare a un grande Salone internazionale con presenze da tutto il mondo. A questo proposito: rispetto a settembre, la data di giugno offre maggiori certezze, in quanto a presenze internazionali? A settembre è stato fatto un piccolo miracolo. Avere presenze da 120 Paesi è stato già un grande successo. Questo detto, abbiamo deciso di spostare il Salone del Mobile.Milano a giugno proprio per assicurare lo svolgimento dell’evento nella sua più ampia forma, e permettere un maggiore afflusso di visitatori stranieri. La buona notizia è che abbiamo già espositori che vengono da una trentina di Paesi diversi. In più, a giugno le regole di accesso del nostro Paese dovrebbero permettere maggiori arrivi dall’estero e anche i fattori climatici permetteranno eventi all’aperto. Espositori a parte, qual è, a oggi, la risposta dei visitatori stranieri? C’è tanta voglia di un grande Salone del Mobile.Milano internazionale, da parte di tutti. Abbiamo già avviato un programma di inviti per avere di nuovo a Milano tutta la design community globale, dalle personalità di settore ai giornalisti stranieri, e ovviamente i top buyer, in modo assicurare un pubblico il più ampio possibile. Poi c’è tutto il lavoro a quattro mani con Fiera per garantire dal punto di vista logistico e organizzativo un evento in totale sicurezza, e manteniamo un dialogo continuo con le istituzioni, con il ministero degli Esteri e ICE. Fughiamo un altro dubbio: stand o non stand? Stand. Quest’anno torna finalmente, dopo due anni, la possibilità di costruire quei mondi che possono prendere vita solo al Salone del Mobile.Milano. Le nostre aziende cominciano da un foglio bianco, a partire dal quale progettano con incredibile libertà espressiva, aspetto che anno dopo anno ha spinto verso nuove soluzioni, dando vita a vere e proprie atmosfere di total living. Un unicum al mondo. Quanto saranno sostenibili? Stiamo lavorando a linee guida scritte in collaborazione con gli espositori ma anche, e soprattutto, con gli allestitori. Questi ultimi hanno già un approccio che tende al riutilizzo delle strutture, per quanto possibile, quindi sono interlocutori già predisposti al cambiamento. Inizialmente, queste linee guida saranno un solco ideale, ma nel tempo si trasformeranno in regole. Si tratta di una trasformazione che deve avvenire per gradi, ed essere condivisa, ma il nostro settore si è già messo in cammino, grazie a FederlegnoArredo. Sono convinta che al Salone del Mobile.Milano 2022 vedremo grandi iniziative in questo senso, da parte di tutte le aziende espositrici. Oltre agli stand, il focus sulla sostenibilità come prosegue? Avremo uno spazio no brand, un investimento da parte del Salone del Mobile.Milano per raccontare il futuro della sostenibilità, dell’arredamento, dei materiali, il cui progetto è stato assegnato a un importante architetto che in questi anni si è distinto per il suo approccio profondo nei confronti della tematica – ma non possiamo ancora svelarne il nome. Questa sarà l’edizione numero 60: quali altre novità ci attendono? Dal 1961 ad oggi, il Salone del Mobile.Milano è andato oltre la dimensione di semplice fiera campionaria, travalicando anche l’aspetto puramente commerciale, che pure resta importantissimo, se non centrale. Parliamo di un momento nel quale il settore intero ha la percezione di dove si sta andando, di quali sono le tendenze. In un tempo ristretto, in un luogo unico, si vede un intero comparto in cammino. Abbiamo deciso di magnificare la dimensione culturale e di creazione di tendenze organizzando dei talk, pochi ma intensi, e curando una serie di importanti eventi in città. Ad esempio? Ci sarà un evento al Teatro alla Scala e una grande mostra a Palazzo Reale – un’installazione interattiva che sarà il dono del Salone del Mobile.Milano alla città e durerà due settimane. Poi un’altra novità riguarderà il SaloneSatellite. Come valorizzerete lo spazio dedicato ai giovani designer? Abbiamo deciso di posizionarlo all’inizio della fiera, per dargli ancora più rilievo. In più, sarà visitabile gratuitamente, senza il biglietto fieristico, e avrà un progetto molto interessante legato al design per l’inclusività. Infine, quale sarà il ruolo del digitale? La piattaforma digitale sarà lo strumento che aiuterà il visitatore ad avvicinarsi alla fiera nei mesi precedenti e orientarsi all’interno della fiera fisica, ma consentirà anche di raggiungere chi dovesse non riuscire ad esserci. Il prossimo grande appuntamento è per il 16 marzo, con la conferenza stampa internazionale durante la quale presenteremo al mondo i vari progetti e tutte le novità. 18 febbraio 2022 Share