Sostenibilità, le novità e le sfide al Salone del Mobile.Milano 2024
Il tema della sostenibilità è una sfida e possibilità da cogliere, attraverso la disciplina progettuale e l’utilizzo di materiali riciclati, riciclabili e possibilmente circolari nel loro intero ciclo di vita. Le novità sono tante e le aspettative alte ma il Salone del Mobile.Milano ha saputo raccogliere la sfida
Il 2030 è dietro l’angolo, e l’agenda europea parla chiaro, ci sono obiettivi da raggiungere e sfide da accogliere per rendere questo pianeta sostenibile, ancora vivibile e se possibile anche migliore. Sostenibilità; parola utilizzatissima che da anni viene accostata al design, è al contempo sfida e opportunità di un Made in Italy che vede il Bel Paese ai vertici Europei per le politiche legate alla transizione ecologica.
La sfida è complessa, e plurime sono le soluzioni che aziende e progettisti possono decidere di adottare per raggiungere gli obiettivi sperati. Innanzitutto, un’attenta ricerca nell’utilizzo di materiali riciclati, riciclabili, naturali e poco impattanti oltre che estremamente resistenti per aumentare la vita dei prodotti.
Dal legname interamente certificato FSC, passando per vetro e alluminio: materiali che raggiungono coefficienti di riciclabilità pari al 100% senza perdere le proprietà fisiche e meccaniche, si arriva poi a materiali sintetici provenienti da plastiche riciclate pre e post consumo e a materiali bio-based e circolari. Ma esiste poi un’altra possibile direzione, che passa dalle mani di uffici tecnici e progettisti, e cioè la capacità di disegnare prodotti che siano standardizzati così da avere componenti riutilizzabili e facilmente sostituibili, che utilizzino pochi componenti nell’ottica della riduzione delle parti e che siano facilmente disassemblabili a fine vita o che abbiamo parti facilmente sostituibili. C’è infine il tema degli allestimenti, a cui il Salone del Mobile.Milano ha cercato di dare soluzioni e una direzione per le aziende espositrici ma che è fondamentale per creare un evento a basso impatto ambientale.
Materiali riciclati, riciclabili e circolari
Il tema dell’utilizzo di materiali poco impattanti alla nascita e a fine vita, è un aspetto essenziale per un design che vuole perseguire la direzione verso la sostenibilità.
Tante sono le novità e i prodotti presenti a questa 62° edizione del Salone del Mobile.Milano. Sul tema di materiali provenienti da fonti riciclate, Magis ha lavorato insieme allo studio di Thomas Heatherwick a In-side. Una collezione di sedute stampate in rotazionale che utilizzano una speciale miscela di bio-plastiche e polimeri riciclati post-consumo e post-produzione.
L’azienda italiana Slalom ha presentato pannelli divisori fonoassorbenti con una percentuale che si aggira tra il 75% e il 96% di plastica riciclata post-consumo, che a loro volta sono 100% riciclabili. Bloom invece è un pannello fonoassorbente in materiale bio-based unito ad una miscela di fibre naturali e petali di fiori per portare l’idea di un prato primaverile all’interno dello spazio domestico. Dal legno riciclato viene prodotto Pannello Ecologico® di Saviola, che presenta quest’anno un pannello proveniente per il 100% da essenze riciclate. Piume provenienti da cuscini dismessi, utilizza MC25 — PAF PAF, la seduta che Maria Cristina Irvine ha disegnato per Mattiazzi. Da inerti di scarto provengono i materiali che Cimento utilizza per i propri prodotti. L’azienda, che porta il cemento all’interno dell’ambiente domestico, utilizza scarti di produzione del vetro e inerti provenienti da cave dismesse per creare un materiale altamente suggestivo.
Poi ci sono i materiali che per loro natura sono iper resistenti e altamente riciclabili, è il caso ad esempio dell’alluminio, utilizzato da Ronan Bouroullec nella nuova sedia disegnata per l’azienda spagnola Kettal. Passage è una sedia impilabile interamente prodotta in alluminio attraverso una struttura che contiene gambe e braccioli e un foglio di alluminio che viene steso sopra some seduta. Leggera e resistentissima, la seduta può essere personalizzata utilizzando altri materiali come corda o legno.
Per quanto riguarda invece l’idea di circolarità, la novità di questa edizione del Salone del Mobile.Milano, l’ha presentata Arper. Catifa Carta riedizione della famosa Catifa 53, che l’azienda quest’anno propone con una scocca interamente prodotta attraverso l’accoppiamento di 29 fogli di carta tenuti insieme da una resina naturale e colorati attraverso un processo che utilizza il fuoco. Una sedia che nasce dagli alberi e ritorna alla terra aiutando, diventando compost, questi ultimi a crescere.
Progettare per la sostenibilità
C’è una seconda opzione percorribile per raggiungere la sostenibilità, ed è quella di progettare pensando a semplificare, riutilizzare e agevolare la sostituzione e il disassemblaggio a fine vita. Con questa idea in testa Magis ha prodotto su progetto di Alessandro Stabile, Tacito, una madia le cui ante, prodotte in feltro, non possiedono cerniere ma si aprono e chiudono utilizzando magneti. La stessa idea progettuale utilizza Very Simple Kitchen, che per le proprie cucine utilizza componenti standardizzate e un ridotto numero di pezzi per semplificare sostituzioni, riparazioni e disassemblaggio.
Con l’idea di creare un sistema facilmente trasportabile e customizzabile, per ridurre l’impatto ambientale, MDF Italia presenta quest’anno il divano Array progettato da Snøhetta. Array è progettato a partire da piccoli moduli facilmente trasportabili e configurabili per facilitare oltre al montaggio anche la sostituzione e il fine vita.
Ma il Salone del Mobile.Milano non è fatto solo di prodotti, gli allestimenti dei padiglioni sono elemento essenziale a cui prestare attenzione se si vuole perseguire l’idea di sostenibilità.
Il Salone del Mobile.Milano si impegna ad integrare politiche di sostenibilità all’interno della manifestazione proponendo linee guida alle aziende per produrre allestimenti che siano il più possibile poco impattanti e progettati nell’ottica del riciclo e del riuso. A questo appello hanno risposto Debonamedeo per l’allestimento dello stand di Adrenalina. Un’agorà le cui colonne fluttuanti dall’alto, non sono nient’altro che i rotoli in carta utilizzati per il confezionamento dei tessuti che l’azienda utilizza nei suoi prodotti.
Lo stesso principio possiede lo spazio progettato da Sancal: nessun pavimento e tubi da impalcature ricoperti da un tessuto che arriva da scarti delle fodere che solitamente avvolgono all’interno l’imbottitura. Nessuno spreco quindi a fine fiera. Ed infine lo spazio progettato per Knoll da OFFICE con il color designer Salem van der Swaagh e l’architetto Pernilla Ohrsted. Un padiglione che attraverso l’utilizzo di profili in alluminio e setti in vetro, ricrea uno spazio domestico 100% riutilizzabile.