Sostenibilità, un bosco del design nel futuro dell’arredo
Dopo il Decalogo lanciato lo scorso anno, l’impegno di FederlegnoArredo si fa concreto con il lancio di progetti specifici come riforestazione, accesso a materiali innovativi, misurazione della circolarità
Sostenibilità: l’impegno di FederlegnoArredo si fa sempre più concreto. Dopo il Decalogo lanciato lo scorso anno in collaborazione con Fondazione Symbola, arrivano i progetti da realizzare. Alcuni sono già iniziati come il Bosco del design: in collaborazione con Rete Clima, è nato nel 2019 e si occupa di ripiantumazione, per la rigenerazione degli habitat. Sono stati piantati alberi in aree urbane come Milano, nelle zone colpite dalla Tempesta Vaia, saranno rimboschite quelle parti del Parco delle Madonie colpite dagli incendi del 2021.
Sono stati messi a dimora 1350 alberi e 2130 saranno piantati ogni anno. Si potrà seguire l’evoluzione di questo progetto sul sito lanciato da Federlegno e dedicato proprio alla comunicazione di tutte le azioni messe in campo per la sostenibilità: Fla Plus.
Mesi di confronto e ascolto della base associativa, attraverso gruppi di lavoro mirati e focus group dell’area arredo e legno coordinati dai delegati alla sostenibilità Maria Porro, presidente di Assarredo e del Salone del Mobile.Milano, e Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, hanno portato alla stesura di progetti concreti e misurabili che sono stati presentati durante l’evento “Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro” organizzato da FederlegnoArredo il 27 giugno a Milano in occasione dell’assemblea annuale della Federazione.
Maria Porro racconta come è nata l’idea di una libreria di materiali sostenibili: «Il problema è il tempo necessario affinché i nuovi materiali giungano alle nostre aziende: spesso bellissime idee non arrivano alla produzione industriale. Per accorciare questo tempo abbiamo pensato di realizzare una libreria aperta, con informazioni tecniche, prezzi e la possibilità, per chi è interessato, di mettersi in contatto con produttori».
Anche la circolarità dei processi aziendali è uno dei focus delle azioni messe in campo, con consulenza e uno strumento ad hoc per valutarne la portata, visto che nel 2023 è attesa la norma ISO 59020 sulla misurazione della circolarità.
Sono stati inoltre individuati partner affidabili e competenti che accompagneranno le aziende nel percorso di transizione ecologica cui sono chiamate: solo per citarne alcuni, Politecnico di Milano per i progetti di formazione e Banca Intesa San Paolo per una valutazione delle performance ESG (Environmental, Social, and Governance) allo scopo di individuare aree di miglioramento che porteranno alla stesura dei bilanci sostenibili.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, spiega: “Dobbiamo essere più sostenibili per essere più competitivi, ma nessuno può essere lasciato solo. Il nostro settore è già virtuoso, in molti casi ha fatto addirittura da apripista, ma ora è giunto il momento di attivare un vero e proprio schema di filiera che miri a un orizzonte a zero scarti in cui la qualità intesa come durabilità dei prodotti sia la nostra cartina tornasole. E ancor prima di chiedere alle aziende un coinvolgimento diretto, abbiamo ritenuto doveroso dare loro il buon esempio. E lo abbiamo fatto ottenendo poche settimane fa, l’ammissione al Global Compact come prima filiera del legno-arredo al mondo, a testimonianza della forte coerenza tra il nostro Decalogo e i dieci principi del Global Compact delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione e alle differenze di genere. E adesso attivandoci per redigere il nostro bilancio di sostenibilità, in un’ottica di trasparenza verso i nostri associati, gli stakeholder e la collettività”.