Storie Tomás Alía racconta la piattaforma España Artesana Testo di Ana Dominguez Aggiungi ai preferiti Process, Alfareria Agustin, photo courtesy España Artesana nasce con l'intento di rintracciare, rendere visibile, catalogare e valorizzare il lavoro degli artigiani spagnoli. L'intervista a Tomás Alía, ambasciatore spagnolo della Fondazione Michelangelo, che si dedica alla tutela delle eccellenze artigiane europee Sei uno dei fondatori di España Artesana, la nuova piattaforma che fa da vetrina al lavoro di oltre 250 artigiani in tutta la Spagna. Com’è nata questa iniziativa? España Artesana risponde all’esigenza, ormai urgente, di dare visibilità all’eccellenza artigiana nel nostro Paese e darle risonanza a livello internazionale. Con l’Asociación Contemporánea de Artes y Oficios (Associazione Contemporanea di Arte e Artigianato) abbiamo iniziato un viaggio in tutta la Spagna con l’obiettivo di fare una mappatura dei laboratori sul territorio: la piattaforma España Artesana è il risultato di questo lavoro di catalogazione, che include 250 artigiani divisi per specializzazione o capacità. I laboratori artigiani sono suddivisi anche per luogo di origine e materie prime lavorate (argilla, pelle, fibra tessile, fibra vegetale, metallo, legno, ecc.). Tomás Alía Credi che l’artigianato spagnolo non sia noto all’estero? C’è un motivo che può spiegare questo problema? Il patrimonio culturale dell’artigianato spagnolo è straordinariamente vario: è probabilmente uno dei più ricchi tra le nazioni europee, ma non sappiamo come valorizzarlo e sfruttarlo. La società non è abbastanza consapevole del fatto che le forme più antiche di artigianato in Spagna si stanno perdendo. Dal punto di vista della sostenibilità, la perdita di lavori artigiani è tragica e irreversibile quanto l’estinzione di una specie animale. In che modo pensi che il design possa dare nuova vita a questo patrimonio di eccellenza artigiana? Un aggiornamento della produzione artigianale in ottica di design aiuterebbe a rivitalizzare il settore e a rendere questo problema più sentito tra i giovani; li incoraggerebbe a studiare arte e artigianato e a creare prodotti adatti alle esigenze di oggi. I prodotti artigianali non vendono perché il loro design non si aggiorna: gli oggetti e i pattern si ripetono, senza stimolare l’interesse di nuovi consumatori. Il design crea linguaggi contemporanei e connessioni fra le persone e il prodotto: per questo è fondamentale perché questo nuovo patrimonio possa esistere. Process, Sagarminaga Atelier, photo courtesy Hai iniziato a relazionarti con le pratiche artigianali presto, per via dell’influenza di tua madre, giusto? Raccontami di più del lavoro che fa per il ricamo tradizionale di Lagartera. Ho avuto la fortuna di crescere con l’eccellenza artigiana in casa, con una madre insegnante all’Accademia Reale di Belle Arti, recentemente riconosciuta come “tesoro vivente”. Con il suo lavoro mia madre ha sempre difeso l’eredità storica – lunga ben otto secoli – delle opere di Lagartera di origine sefardita, che ha protetto e fatto conoscere. Nel 1960, Il governo spagnolo ha donato alla regina d’Olanda un lavoro che aveva fatto lei per la tavola del palazzo reale, come oggetto rappresentativo dell’eccellenza artigiana spagnola. Da allora mia madre ha ricevuto numerosi premi, esposto in mostre itineranti in tutto il mondo ed è riuscita a vedere riconosciuto, promosso e difeso un segno identitario unico e distintivo, di sicuro tra i più importanti che esistono in Spagna per quanto riguarda l’eccellenza artigiana. Ora sei ambassador di Homo Faber in Spagna. In che cosa consiste il tuo lavoro? Il mio lavoro è implementare e dare visibilità ai programmi sviluppati dalla Asociación Contemporánea de Artes y Oficios in Spagna in collaborazione con la Fondazione Michelangelo (a livello europeo). Questi includono, per esempio, le borse di studio per giovani apprendisti artigiani nell’ambito del progetto “Una scuola, un lavoro”, la Summer School “Ceramica e gastronomia a Castilla-La Mancha” che abbiamo organizzato la scorsa estate, e la selezione degli artigiani spagnoli che parteciperanno alla mostra Homo Faber a Venezia o saranno inclusi sulla piattaforma digitale Homo Faber Guide. Process, Cairel Atelier, photo courtesy Quali criteri avete seguito per questa selezione? Abbiamo adottato, per la prima volta in Spagna, un metodo per la catalogazione delle diverse eccellenze artigiane creato da Alberto Cavalli, Direttore e della Fondazione Michelangelo. Il metodo è spiegato nel suo libro, “The Masters Touch”, e considera i valori di autenticità, creatività, innovazione, originalità, talento, competizione, formazione, interpretazione, know-how, territorialità e tradizione. Molti dei mestieri messi in mostra da España Artesana sono sul punto di estinguersi. A volte perché chi li fa non ha trasmesso le proprie conoscenze a nessuno, e morirà senza che nessuno raccolga la sua eredità. Come possiamo attirare i giovani verso queste pratiche? Dobbiamo sostituire l’immagine delle forme di artigianato ormai in punto di morte, che vediamo nei negozi di souvenir e nei mercatini, con un nuovo concetto di artigianato collegato a design, creatività, sostenibilità e consumo consapevole di prodotti locali. Dobbiamo imporre un nuovo concetto di artigianato capace di coesistere con l’arte nelle gallerie. Questo trend internazionale è arrivato tardi in Spagna. Per questo è necessario promuovere valori come identità, creatività, originalità, abilità, qualità ed eccellenza. L’unione di tradizione e modernità. Il design, mescolato al know-how dei mestieri. L’artigianato è il risultato di un lungo e intenso apprendimento sugli argomenti e le capacità manuali necessarie per raggiungere l’eccellenza. Oltre alle iniziative che devono conservare, proteggere e salvaguardare il patrimonio rappresentato dagli artigiani, è fondamentale investire nella formazione delle nuove generazioni e nella regolazione della trasmissione delle conoscenze tra insegnanti e studenti. Il primo passo, e forse il più urgente per tenere in vita questi mestieri, è la formazione. Moblesecologics - Joan Clop, España Artesana. Photo courtesy Tabarcana, Maria Teresa Miñana, España Artesana. Photo courtesy Process, Antonio Naharro, photo courtesy 6 gennaio 2023 Tags Artigianato Interviste Share Vedi ancheAltri articoli Manifestazioni The Euroluce International Lighting Forum Sostenibilità I principi dell’architettura biofilica Salvatore Peluso Manifestazioni Highsnobiety e Salone del Mobile.Milano celebrano i Maestri del design Manifestazioni Quanto è importante il SaloneSatellite per un giovane designer? Alessandro Mitola