Mercati Tutti i successi del mondo della cucina (grazie alla tecnologia) Testo di Cristina Kiran Piotti Aggiungi ai preferiti Arrital, collezione Ak_07, design Franco Driusso, photo courtesy Arrital L’anno appena trascorso ha permesso di segnare traguardi importanti, spiegano Ernestomeda, Arrital ed Elica. La chiave? Assicurare al consumatore il giusto mix di innovazione e novità Nell’incertezza, investire in tecnologia. Questo sembra essere stato il mantra per il mondo della cucina negli ultimi anni, quelli più complessi. Che pure non hanno mancato di assicurare soddisfazioni, come ricorda Alberto Scavolini, ceo di Ernestomeda: “Il 2021 si è chiuso con una crescita pari a circa il 25% rispetto al 2019. Per il 2022 prevedevamo di raggiungere percentuali di crescita in linea con quelle ottenute lo scorso anno, e già i primi mesi rivelano un allineamento con questa previsione, ma viste le particolari condizioni storiche in cui stiamo vivendo – ci stiamo lasciando alle spalle due anni di pandemia e ora stiamo assistendo purtroppo a un conflitto alle porte dell’Europa – risulta difficile fare previsioni” riassume. I due anni appena passati, continua, hanno però aperto la strada ad alcune novità, come Ernestomeda Next, una piattaforma di realtà virtuale immersiva a 360° multiutente che permette di entrare nel mondo Ernestomeda per conoscere da vicino storie e prodotti, anche in anteprima, garantendo un ampio grado di flessibilità e la massima efficienza. “Nonostante la generale situazione d’incertezza, abbiamo scelto di essere ottimisti: dal punto di vista degli investimenti, già lo scorso anno abbiamo destinato ai sistemi produttivi circa cinque milioni di euro” aggiunge Scavolini. “Stiamo inoltre progettando l’implementazione, a partire da aprile 2022, di un ciclo di doppi turni nel settore produzione per poter rispondere alla forte e costante crescita della domanda”. Ernestomeda, cucina Sign, design Giuseppe Bavuso, photo courtesy Ernestomeda A proposito di domanda, secondo Scavolini è importante che il futuro dello spazio cucina sia plasmato sempre di più sui desideri e sullo stile di vita del consumatore finale: un’ampia ricerca di mercato svolta da brand a dicembre, racconta, poneva una domanda incentrata proprio sulla tipologia di spazio cucina ideale – se chiuso o aperto al living: “Dalle risposte è emersa una tendenza molto equilibrata, con una leggera preferenza per lo spazio aperto al living espressa dal campione più giovane di intervistati: il nuovo modello Sign, che presenteremo proprio in occasione del prossimo Salone del Mobile, nasce anche con l’obiettivo di interpretare al meglio l’evoluzione della cucina”. Ideato da Giuseppe Bavuso, è un progetto sul quale l’azienda da fatto importanti investimenti per cercare di realizzare un prodotto che non fosse di nicchia, racconta Scavolini, ma caratterizzato da un range molto ampio di innovazioni, soluzioni e finiture: “Con Sign prenderà forma una nuova idea di open space, frutto di un inedito e rivoluzionario modo di pensare e organizzare lo spazio cucina. Il risultato sarà una cucina in grado di aprirsi e incontrare gli altri ambienti domestici, divenendo una vera e propria estensione del living”. Arrital, collezione Ak_07, design Franco Driusso, photo courtesy Arrital Scopri in anteprima i prodotti che verranno presentati al Salone del Mobile.Milano 2022 Accedi Novità di prodotto in linea con i trend del mercato anche per Arrital, racconta il general manager del brand, Christian Dal Bo che li presenterà al prossimo Salone: “Tra queste, un nuovo sistema cucina caratterizzato da elevate performance in termini di design e tecnologia: un nuovo concetto di architettura domestica”. Anche Arrital quello terminato è stato un anno positivo: “Abbiamo chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 64 milioni di euro di cui il 34% nel mercato estero. Una crescita importante rispetto al 2020 pandemico che si era attestato a quota circa 48 milioni, nonché un risultato che supera anche le performance del 2019 pre-Covid, che aveva totalizzato ricavi annuali da circa 50 milioni di euro” precisa Dal Bo. “L’azienda, parte del gruppo We.Do Holding dal 2019, si è evoluta negli anni con nuove idee di progettazione e di stile, andando incontro ai cambiamenti del mercato attraverso importanti investimenti nella tecnologia, nelle risorse umane, nell'ammodernamento degli impianti produttivi e nell’industrializzazione del prodotto”. A confermare gli ottimi risultati, anche il premio Good Design® Award 2021, prestigioso riconoscimento del Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design, attribuito quest’anno al sistema cucina Ak_07, disegnato dall’architetto Franco Driusso, vincitore per la categoria Product Design Office and Residential Furniture. Insomma, anche in questo caso soddisfazioni nonostante le difficoltà: “Il nostro mercato si è ampliato in termini di volumi, mantenendo una crescita costante e il presidio del segmento medio alto, acquisendo nuovi importanti clienti in target attraverso strategie di penetrazione e sviluppo sui territori”. Recentemente, il brand ha definito un piano strategico di sviluppo internazionale che mira alla copertura di nuove aree geografiche e a rafforzare la penetrazione nel mercato francese e spagnolo in cui il marchio e la distribuzione è già molto forte e presidiata: “Per il 2022 ci aspettano quindi grandi novità sia in termini di marketing e comunicazione (una strategia evolutiva di brand image indirizzata verso l'utente finale), sia in termini di innovazione di prodotto”. Elica, Nikola Tesla Unplugged, photo courtesy Elica Soddisfazione anche da parte di Giulio Cocci, amministratore delegato di Elica: “Il 2021 è stato anno record sia in termini di fatturato, con ricavi pari a 541,3 milioni di Euro (+19,6%), che di espansione del margine operativo, a ulteriore riprova dell’efficacia del nostro piano di crescita”. Le principali aree di crescita riguardano anzitutto, prosegue Cocci, l’ampliamento del segmento cooking, tanto in Europa quanto in America, e lo sviluppo della divisione motori, in un’ottica di transizione ecologica grazie all’adozione di sistemi a idrogeno in grado di minimizzare l’impatto ambientale: “L’incremento della reddittività ruota principalmente su 3 progetti chiave: il progetto Decomplexity, ovvero la riduzione della complessità di prodotto; il progetto portfolio che ci ha consentito un ridimensionamento dei nostri costi di struttura alle reali esigenze del business; e il progetto di riallocazione delle produzioni industriali tra Italia e Polonia, per mantenere una leadership e una capacità competitiva superiore rispetto a quella dei nostri concorrenti e trasformare il nostro plant Italiano nell’hub del Top di gamma”. Anche per Elica, il successo segnato nel 2021 ha a che fare con la parola tecnologia, applicata al mondo delle cappe: “Tra i trend più evidenti del settore, l’air treatment continua a essere sotto la lente d’ingrandimento, poiché lo scenario dovuto alla pandemia ha contribuito a mantenere alta la soglia di attenzione nei confronti dell’igienizzazione” spiega. “Più in generale, gli investimenti in innovazione costituiscono la nostra priorità e ad essi è destinato il 4% circa del nostro fatturato”. Oltre al focus sul design, racconta Cocci, sono tre le principali direttrici su cui il brand sta investendo: miglioramento della funzionalità dell’oggetto (ad esempio, internet of things); comfort e razionalizzazione degli spazi; sostenibilità, riferita tanto al risparmio energetico e all’utilizzo dei motori a idrogeno, quanto alla ricerca sui metamateriali: “In quest’ultimo caso, prevediamo entro il 2022 l’utilizzo di plastiche riciclate nella realizzazione dei prodotti stessi. In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità - tema chiave dei prossimi anni - vogliamo sviluppare la divisione motori per renderla un’area di attività strategica”. Parole chiave della cucina del futuro, secondo Elica, saranno benessere e tutela dell’ambiente domestico, ma anche multifunzionalità, design e integrazione: “Le categorie di prodotto che beneficeranno di una maggiore crescita sono quelle che rispondono a tali bisogni e che caratterizzano l’offerta Elica sotto diverse declinazioni. Certamente i piani aspiranti NikolaTesla, in particolare il modello Fit studiato per non rinunciare all’eccellenza negli ambienti compatti, la gamma di cappe a soffitto, tra cui Illusion personalizzabile con la stessa finitura del cartongesso. Al Salone punteremo sulla linea di cappe built-in progettate per essere installate all’interno del pensile, risultando invisibili e garantendo, allo stesso tempo, totale linearità e un elevato livello di prestazioni ed efficienza energetica”.