Storie Un segno positivo per l’export italiano Testo di Patrizia Malfatti Foto di Dylan Chandler Aggiungi ai preferiti West | Out East Maria Porro e Carola Bestetti raccontano West | Out East. Il nuovo showroom di New York è una full immersion nell’alta gamma attraverso le proposte di esclusivi brand del “saper fare” italiano e internazionale. Gli Stati Uniti, con New York in testa, sono, per intenderci, ancora l’America che si trovava. Ovvero sono il terzo mercato per le aziende italiane di design. Un trend positivo che lo conferma anche quale primo sbocco commerciale extra-europeo. Un percorso di crescita progressiva delle esportazioni iniziato nel 2013, al culmine nel 2015 con una crescita record del 22%, con ritmi invece più contenuti negli anni successivi e rallentato solo in questo ultimo periodo tra gennaio e dicembre 2020, con un calo del -4,3% rispetto all’analogo periodo del 2019. Molto positive però l’area living, le camere da letto e i materassi (dati Centro Studi FederlegnoArredo). Il neo-spazio è decisamente un tangibile segnale di ottimismo in questo momento. “Al di là della pandemia, il mercato è forte, persino in una New York devastata dal Covid” afferma West Chin, principal dello showroom e di WCA West Chin Architects & Interior designers.“È la mia sesta recessione – più complicata delle altre per via della pandemia e del lavoro da remoto – ma credo fortemente che la creatività, l’energia e le opportunità di New York siano seduttive ed eccitanti, e a chi si è trasferito in Florida o fuori città mancheranno. Se queste persone non ritornano, ci sarà una nuova generazione di newyorchesi che farà di New York la propria casa e noi saremo qui per offrirgli il meglio dell’arredo moderno”. Carola Bestetti, Head of Marketing and Communication di Living Divani presente con le sue collezioni nel nuovo showroom sulla Fifth Avenue asserisce: “Gli Stati Uniti rappresentano un mercato particolarmente interessante e dal potenziale elevato. Abbiamo infatti consolidato un importante network di rivenditori e al contempo continuiamo a essere coinvolti nella realizzazione di numerosi progetti residenziali, pubblici e di hospitality, di fama internazionali”. Il nuovo polo del design, inaugurato lo scorso febbraio, è già luogo cult e nuovo must per i cultori del bello e del Made in Italy. Trattasi di un vero e proprio appartamento, su due livelli, con spazi arredati con la massima cura, raffinatezza ed eleganza. L’indirizzo di West | Out East è un suggestivo palazzo sulla Fifth Avenue/20th Street, non lontano da West NYC HOME, la casa-madre nata cinque anni fa da un’idea dello studio di architettura, interior design e decorazione WCA West Chin Architects & Interior designers. “Ci è capitata la possibilità di raddoppiare lo spazio e presentare il doppio di arredi in un’ambientazione domestica, come questo duplex” ci spiega West Chin. La suite matrimoniale: Daybed Ile Club e divano Rod System di Piero Lissoni per Living Divani come la libreria Sailor di David Lopez Quincoces; lampada Fosbury di Davide Groppi “Essere a New York era per noi un passo fondamentale – spiega Maria Porro, direttore marketing e comunicazione Porro. “Abbiamo ricercato un partner con un forte focus nella progettazione, per questo da 5 anni abbiamo stretto la collaborazione con West Chin Architects & Interior Designers, e abbiamo avuto l’intuizione fortunata di proporre uno spazio espositivo progettato come una casa open-space. Un concept originale che ha avuto molto successo e che ora acquista ancora più respiro con il nuovo showroom”. West | Out East cattura fin da subito per il suo glamour e le proposte di alta gamma, con una varietà di scelta a 360°. Una full immersion nel best design attraverso le proposte di storiche aziende internazionali come Expormim, Fredericia, Kasthall e Gaggenau o di esclusivi brand del “saper fare” italiano tra cui, oltre a Porro e Living Divani – i più rappresentati – Riva 1920, Arper, Bocci, Fantini, Flos, Davide Groppi. “È difficile non essere attratti dal design italiano quando si è appassionati di architettura moderna e di design” ammette West Chin. “Il mio primo contatto con il design italiano è avvenuto a fine anni ’90. Il design italiano è così attraente perché il talento, unito a ingegnosità e tecnologia, consente linee pulite ed eleganti in pezzi funzionali e confortevoli”. Lo spazio affascina anche per il suo particolare layout che serve da palcoscenico alle collezioni, In un percorso composito e scenografico, a partire dai muri rivestiti con sistemi (tutti di Porro) che sembrano sparire e dove gli arredi assumono valenze quasi architettoniche. “Pensato come una vera e propria casa da far vivere attraverso cene private ed incontri, precisa Maria Porro, il nuovo showroom è un susseguirsi di ambienti in un percorso ricco di scorci e variazioni di scena”. Lo descrive, invece così, Carola Bestetti: “Questo splendido duplex, con le sue numerose ambientazioni giorno e relax che alludono a un mondo domestico ma anche al contract, dall’ospitalità all’ufficio, offre suggerimenti preziosi tanto ai privati quanto al mondo dell’A&D”. Una recente indagine fatta da Sandow Media Company sul prossimo futuro rileva che il 45% degli interior designer americani cerca nei prodotti non solo ispirazione, ma fiducia verso il futuro. E uno specifico atteggiamento dei brand può, sempre secondo la stessa indagine, decisamente invogliare agli acquisti post-pandemia. Qui i brand si presentano con il meglio dei loro cataloghi, con pezzi nuovi ma anche con icone, storiche o moderne, dalla bellezza intramontabile, come il lampadario 2097 di Gino Sarfatti o il divano Extrasoft di Piero Lissoni o la lampada Moon in carta giapponese di Davide Groppi. Come dire che la Grande Mela e il Made in Italy fanno ancora sognare! Il pranzo-cucina: sgabelli Spine di Fredericia, credenza Rialto Fly di Riva 1920, luci Cathode di Davide Groppi. Elettrodomestici Gaggenau, rubinetteria Fantini Il pranzo-cucina: sistema contenitori Modern di Piero Lissoni per Porro, sgabelli Spine di Fredericia e luci Cathode di Davide Groppi Il soggiorno: divano Floyd-Hi 2 di Piero Lissoni per Living Divani, libreria Load-it di Wolfgang Tolk per Porro, lampada Glo-ball di Jasper Morrison per Flos e tappeto della collezione Häggå di Kasthall La zona letto: boiserie di eucaliptus e contenitori-comodino Hub di Gabriele e Oscar Buratti per Porro, letto Floyd-Hi Bed di Piero Lissoni per Living Divani e cabina armadio con sistemi modulari totalmente customizzabili di Porro La cabina armadio: sistemi modulari Storage e cassettiera Isola di Piero Lissoni per Porro Altra veduta dell’home office: tavolo allungabile Nude di Expormim, adatto anche per lavorare en plein air, sedute Pato e divano Calmo di Fredericia, lampade Smithfield S di Jasper Morrison per Flos e tappeto collezione Häggå di Kasthall L’ingresso: panca di Riva 1920 e cabina armadio a tutta parete di Porro Lo studio: sedute Swoon di Space Copenhagen per Fredericia e Confident di P. Lissoni per Living Divani, come il divano Greene di David Lopez Quincoces e la scrivania Wedge di Arik Levy. Lampade in vetro Noctambule di Konstantine Grcic per Flos West Chin, principal dello showroom e di WCA West Chin Architects & Interior designers