Green is the new black
Il verde irrompe nel design per regalarci quel senso di rassicurazione a cui aneliamo, simboleggiando la voglia di recuperare il legame con la salute, la natura, gli altri.
Con buona pace del Pantone Color Institute, quest’anno, il ruolo da protagonista – non solo nell’arredo e nel design ma in diversi contesti, dalla tecnologia alla politica – lo sta giocando il verde. E a ragione.
Si tratta, in primis, della tonalità più diffusa in natura: ecco perché l’occhio umano percepisce, letteralmente, più verde rispetto a qualsiasi altro colore. Situato al centro dello spettro cromatico, tra il savoir-faire dell’azzurro e l'energia del giallo, si può dire che il verde sia il grande armonizzatore. Spesso descritto come nuance riposante, influisce sul sistema nervoso, inducendoci a respirare lentamente e aiutando il cuore a rilassarsi e a ricaricarsi: da qui, quel senso di equilibrio, serenità ed energia positiva che avvertiamo quando ne siamo circondati. Allo stesso modo, migliora riflessione, creatività e ispira buon umore.
In tutte le culture, il verde è la tonalità simbolo del bisogno di ripartire, svoltare, resistere; rappresenta la vita che continua, cresce e si rinnova; esprime forza, tenacia, perseveranza e stabilità. È il colore di chi crede in se stesso e nelle proprie potenzialità.
Non a caso, allora, la produzione d’arredo lo ha eletto a tonalità onnipresente in tutte le ultime collezioni. Nessuna delle sue trentasei sfumature sembra mancare all’appello: da quelle più brillanti, come il lime e il verde primavera, a quelle più delicate come il Celadon e il muschio; da quelle più intense, come il verde inglese e il mirto, a quelle bruciate, come il verde oliva, o più minerali come il verderame e alpi.
Una cromia che risulta essere un’eccellente scelta se posata su pareti e pavimenti perché illumina, amplia e rinfresca gli ambienti. Ne è ben consapevole Laminam, che la propone quale rivestimento audace e anticonvenzionale: Verderame della collezione Ossido riproduce un processo di ossidazione di lastre di rame e metallo, dando vita a una colorazione forte e ricca che simula gli effetti degli agenti atmosferici sulla materia. In questo caso, la luce degli interni gioca un ruolo fondamentale perché dona riflessi intriganti e sempre nuovi.
Golran, invece, invita a una passeggiata a piedi nudi in giardino presentando la collezione di tappeti Garden of Eden di India Mahdavi. March, con il suo motivo a foglie regolari che sovrapponendosi gradualmente verso il centro sembrano muoversi allo spirare del vento, sfoggia tutte le sfumature della primavera: verde erba, inglese, oliva, giada, felce e muschio.
Per cc-tapis, invece, Yuri Himuro sceglie il verde pino e realizza Cultivate: un tappeto completamente personalizzabile perché basato sul progetto tessile Snip Snap − una nuova tecnica di tessitura jacquard, tradotta in un tessuto indiano, il cui design diventa evidente solo quando vengono tagliati i fili tessuti, rivelando una doppia struttura all’interno del tessuto.
Dal momento che il verde infonde fiducia e serenità, mette a proprio agio e induce ad aprirsi con il prossimo, è sicuramente la sfumatura ideale per il living. Roche Bobois insieme a Joana Vasconcelos sceglie i toni più decisi, freschi e acidi per uno dei divani della collezione Bombom, creata per festeggiare i 60 anni del marchio: imbottiti dalle forme fluide e organiche che si compongono e si completano a piacere per una carica di ottimismo e una sferzata di creatività difficili da non notare.
Differente risultato, seppur dato da forme curve e armoniose, per Brigitte di Baxter, firmato Draga&Aurel, in pelle Nabuk. La sfumatura Lagoon, borderline tra i verdi e i blu, ne esalta la comodità contemporanea e ricca di fascino.